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Un aiuto per un piccolo grande sogno: aprire un asilo nido bilingue

Marilena - Fare impresa

Intervista a Marilena Murano 30 anni, che ha usufruito del bando “Creazione d’impresa – Microcredito”, intervenuta alla tappa di “Giovanisì in tour, il progetto raccontato dai giovani toscani” dedicata alle #StoriePossibili tra formazione e lavoro che si è svolta nell’ambito della Fiera Toscana del Lavoro, promossa dalla Regione Toscana e ARTI – Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego. A cura di Davide De Crescenzo, Direttore di Intoscana.it.

Parliamo di fare impresa, piccoli e grandi sogni che si possono supportare attraverso il micro-credito, come quello di Marilena che grazie a Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, è riuscita a dare benzina alla sua idea e aprire un asilo nido bi-lingue. Ci racconti la tua storia?

Tutto parte dopo una bocciatura, che per molti poteva significare l’abbandono del percorso scolastico, per me invece è stata lo stimolo per capire che quello non era il mio percorso. Quindi ho cambiato e iniziato gli studi per diventare dirigente di comunità, sotto consiglio della mia famiglia. Poi ho iniziato l’università e proprio durante un tirocinio curriculare ho capito che la scelta era quella giusta e che volevo creare una mia struttura. Con un’amica abbiamo deciso di investire in questa nostra idea e creare un asilo nido bi-lingue.

Consiglio di non mollare, essere tenaci e non farsi abbattere dagli ostacoli che arriveranno durante il percorso

A questo punto avete capito di aver bisogno di un capitale iniziale per far partire la vostra attività…

Sì, è stata una scelta molto importante perché l’investimento iniziale è stato sostanzioso. La Regione Toscana, tramite il progetto Giovanisì, ci ha permesso di ottenere un finanziamento per 35.000 euro. Era una bella somma che ci serviva proprio per partire, una spinta per iniziare i lavori e tutte le procedure necessarie. Da lì è nato il nostro nido bi-lingue, che si chiama “Un due tre stella”, accoglie 19 bambini e bambine e oggi riempie la nostra vita professionale.

Cosa consiglio daresti a chi, come te, ha un sogno nel cassetto che vuole realizzare?

Di non mollare, essere tenaci e non farsi abbattere dagli ostacoli che arriveranno durante il percorso.

 

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