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Una terra da coltivare e chiamare casa

Guido - Fare impresa

L’amore per il proprio territorio, la collina pistoiese, e la scelta di inseguire il proprio sogno. Sono i tratti distintivi della storia di Guido, 30 anni, beneficiario del bando “Pacchetto Giovani: avviamento di imprese agricole”, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e finanziario dal PSR 2014-2020.

Guido, sei uno dei tanti beneficiari del bando “Pacchetto Giovani: avviamento di imprese agricole”, che rientra nell’ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani. Come sei venuto a conoscenza di questa opportunità?

Stavo cercando opportunità per creare un’azienda agricola e ho scoperto il bando proprio sul sito del progetto Giovanisì, che conoscevo fin dai tempi dell’università.

Quando hai capito che il tuo sogno era quello di diventare imprenditore agricolo, e quanto ha inciso sulla sua realizzazione il contributo regionale che hai ottenuto?

Mi sono laureato in giurisprudenza, ma ho sempre desiderato aprire un’azienda agricola, forse perché mio nonno ne possedeva una e quindi posso dire di aver sempre vissuto e “respirato” questo tipo di attività imprenditoriale. Ho scelto di intraprendere questa strada, benché non semplice, sopratutto per il legame che sento con il territorio e quella terra che per me rappresenta “casa”. Nella mia scelta ha naturalmente inciso molto il bando regionale a cui ho partecipato, perché i contributi ottenuti mi hanno spinto a prendere la decisione di diventare imprenditore.

La tua azienda, come si evince anche dal nome (“Lo zafferanno del Cellaccio”), si è specializzata nella produzione dello zafferano. Ci spieghi il motivo di questa scelta?

La scelta di puntare sullo zafferano nasce da un’idea della moglie di mio cugino, che aveva letto un articolo sulle proprietà di questa spezia. Così, ho provato a coltivarla, cominciando con un piccolo appezzamento di terreno, e poi, dati i risultati positivi, aumentando gradualmente la superficie coltivata.

Stavo cercando opportunità per creare un’azienda agricola e ho scoperto il bando sul sito del Progetto Giovanisì

Mi affascinava sopratutto il fatto che si trattasse di un prodotto di nicchia poco diffuso in Toscana, motivo per cui ho scelto lo zafferano come tratto distintivo della mia azienda. Contestualmente, poi, ci occupiamo anche di colture e prodotti più tradizionali: produciamo infatti vino, olio e miele, questi ultimi due anche aromatizzati alla zafferano naturalmente.

Che consigli daresti a un giovane che vuole intraprendere la tua stessa strada?

Per prima cosa non deve mancare la passione, perché quello di imprenditore agricolo è un bellissimo mestiere, ma è assolutamente necessario saper programmare bene il proprio piano aziendale.

Intervista effettuata il 17 settembre 2019

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