Ampliare i propri orizzonti

Bisogna perseverare. E’ questo il mantra di Gianluca, 27 anni, uno dei tanti beneficiari dei tirocini non curriculari, misura promossa dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e finanziata dal POR FSE 2014/2020.

Gianluca, hai compiuto il tuo primo passo nel mondo del lavoro svolgendo un tirocinio non curriculare grazie al bando promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì, come sei venuto a conoscenza di questa possibilità?

Ho sempre cercato finanziamenti regionali per cercare di entrare nel mondo del lavoro e ho scoperto le opportunità di Giovanisì grazie a un mio collega. Così mi sono rimboccato le maniche e ho trovato un’azienda che cercavano disegnatori; non solo mi sono proposto, ma ho proposto al datore di lavoro di attivare il tirocinio tramite Giovanisì.

Hai fatto il tirocinio presso un’azienda che si occupava di ingegneria ambientale: in che cosa consisteva il tuo lavoro?

Durante il tirocinio mi sono occupato soprattutto di editing e tavole progettuali su ciò di cui si occupava l’azienda. Inoltre, io per formazione sono un ingegnere edile, e quindi il tirocinio mi è servito anche per imparare le basi dell’ingegneria ambientale e naturalmente anche le normative che la regolano.

Ci racconti un po’ di te, sulla tua formazione e sui tuoi progetti?

Mi sono laureato nel 2016 a Palermo e successivamente mi sono trasferito in Toscana. Una volta arrivato qui ho iniziato a fare ricerche sulle aziende che potevano fare al caso mio e ad inviare curriculum. Alla fine penso che la mia perseveranza mi abbia premiato: infatti non ho solo svolto un tirocinio (esperienza di cui sono molto contento), ma dopo il periodo di stage sono stato anche assunto dalla stessa ditta.

Sulla base della tua esperienza, se un giovane in procinto di iniziare un tirocinio ti chiedesse un consiglio, che suggerimento gli daresti?

Aggiornarsi costantemente e non smettere mai di studiare, e naturalmente intercettare tutti gli stimoli che possono provenire anche dal mondo esterno: bisogna allargare i propri confini e, di conseguenza, anche i propri saperi. Credo sia sbagliato rimanere fossilizzati nel proprio campo e nella propria mansione lavorativa. Inoltre, ritengo sia importante trovare il coraggio di chiedere, specie in ambito lavorativo. So che a volte è difficile e si riceveranno tanti “no”, però bisogna essere disposti a non mollare mai e crederci fino in fondo come ho fatto io.

Intervista effettuata l’11/2/2019

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