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Il mio luogo di sinergie creative

Jacopo - Lavoro

Giovani, liberi professionisti e occupati. Lavorare in uno spazio coworking offre una serie di vantaggi ed opportunità, per citare (quasi) il titolo di un famoso film di metà anni ’90.

Jacopo, 25 anni, infatti è uno dei tanti giovani che ha deciso di mettersi in gioco e al contempo fare un passo in avanti nella propria carriera lavorando in uno spazio di coworking grazie al bando voucher per coworkers promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e finanziato con risorse del Por Fse 2014/2020. Un luogo dove lo scambio di sinergie e competenze permette lo sviluppo di tanti progetti. Noi di Accènti, il progetto di storytelling di Giovanisì, lo abbiamo intervistato per farci raccontare come è andata la sua esperienza.

Come sei venuto a conoscenza del bando voucher per coworkers promosso dalla Regione Toscana nell’ambito di Giovanisì e cosa ti ha permesso di fare?

Ho conosciuto il coworking We!52100 di Arezzo perché ero in contatto con il responsabile Paco Mengozzi già da un anno. Lo spazio è molto interessante, ha costi contenuti e appena ho visto che c’era l’opportunità di partecipare al bando voucher per coworkers e quindi iniziare a lavorare in questo spazio ne ho subito approfittato. Avevo bisogno di un luogo di lavoro dove esprimermi e collaborare con altre realtà affini alle mia: sono fotografo freelance e grafico.

Parlaci del tuo background: che studi hai fatto, cosa fai adesso, da cosa nasce la passione per la fotografia e più in generale per il mondo della grafica?

Ho studiato grafica pubblicitaria a Firenze all’Accademia di Design e Comunicazione Cappiello, la fotografia è arrivata successivamente. Durante il percorso accademico ho conosciuto un’insegnante di fotografia che mi ha introdotto in questo affascinante mondo. Dopo gli studi ho lavorato presso varie agenzie pubblicitarie di Arezzo, Firenze, collaborando anche con liberi professionisti di Milano. Dato che i due mondi, grafica e fotografia, sono strettamente connessi, ho deciso di unire le due attività all’interno del mio lavoro e la necessità di trovare uno spazio come quello del coworking è stato fondamentale.

Il coworking è il luogo di lavoro ideale per un giovane artista: si creano sinergie e collaborazioni

Per un artista cosa significa lavorare in uno spazio aperto e di continuo scambio come il coworking? E che consiglio daresti ai tuoi coetanei o ad altri giovani liberi professionisti che cercano spazi dove lavorare ed esprimersi?

Direi che è importantissimo. Stare a contatto con altri giovani professionisti e artisti che condividono esperienze analoghe alle proprie è quanto di più arricchente ci sia. Si crea uno scambio di sinergie unico e perché no, anche di amicizie: infatti ho conosciuto un collega all’interno del coworking che poi è diventato anche un amico. Inoltre si alimentano le pubbliche relazioni, aspetto fondamentale del mio lavoro.

Progetti futuri: resterai a lavorare all’interno dello spazio coworking o pensi di aprire un tuo studio fotografico/di grafica?

Per il futuro resterò a lavorare ancora presso lo spazio coworking We!52100 di Arezzo però il mio progetto è quello di aprire un domani uno studio fotografico tutto mio, magari avvalendomi di collaboratori e di un team: ecco, riuscire ad aprire un mio laboratorio creativo sarebbe davvero un sogno!

 

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