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La voglia di mettermi in proprio

Storia scritta da Francesca
Francesca - Fare impresa

Sono Francesca e sono un architetto toscano, poco meno di due anni fa ho deciso di aprire il mio Studio a Carrara.
Fare questo è stato possibile perché ho usufruito del bando di Giovanìsì per avere una base economica di partenza per allestire il mio studio e dotarmi di computer ed altri mezzi informatici.

La mia storia comincia scoprendo per caso il bando della Regione Toscana e Giovanisì per il finanziamento ai giovani professionisti, dopo esser passata attraverso una prima fase di planning finanziario, e una ricerca sulle varie forme di credito offerto dalle banche. Tra queste non c’erano molte speranze, e l’aver trovato, invece, un modo di finanziamento “alternativo” mi ha convinta a tentare questa avventura.

resto fiduciosa ed armata di quella pazienza che accompagna la professione dell’architetto… un viaggio attraverso una continua ricerca sul progetto ed un lento, ma costante miglioramento

Il finanziamento che ho richiesto è stato per poco meno di 13.500 euro, e mi ha davvero fatto iniziare, permettendomi di allestire il mio studio professionale con arredi, attrezzature e dotazioni informatiche (computer, plotter, etc…).
La cosa che mi ha regalato questo finanziamento è stato il poter progettare il mio spazio utilizzando materiali scelti secondo un’idea di progetto, e non semplicemente secondo il criterio del maggior risparmio possibile.

Il mio lavoro, ma forse dovrei dire la mia passione, traspare infatti molto di più da come realizzo gli interni e da come “dispongo lo spazio”, che da immagini e tavole stampate. E questo è il primo, fondamentale aspetto.
L’altro, non meno importante, è quello di natura più pragmatica, ovvero il poter godere di un finanziamento lungo un certo arco temporale e certe garanzie che con altre modalità mi sarebbe stato negato. Così ho potuto acquistare pc e altri devices informatici più all’avanguardia rispetto a quelli di cui ero in possesso già da anni, ormai un po’ obsoleti, arredi ed altre dotazioni.

All’inizio avevo un po’ di timore di non essere in grado di presentare la domanda e rendicontare le spese, ma poi ho scoperto che non era nulla di impossibile… come la voglia di mettermi in proprio ed esercitare quella che considero non solo una professione, ma una passione… con tanta fatica e sacrifici, ma iniziando già dopo i primi mesi a vedere un miglioramento della mia situazione lavorativa. Pur nelle difficoltà dell’attuale situazione economica e del comparto dell’edilizia in particolare, resto fiduciosa ed armata di quella pazienza che accompagna la professione dell’architetto lungo lo svolgersi dei progetti anche per anni, un viaggio attraverso una continua ricerca sul progetto ed un lento, ma costante miglioramento.

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