Destinazione turismo

I tanti beneficiari di Giovanisì che hanno scelto uno dei settori strategici della Regione Toscana

Dicendo che il turismo è uno dei settori di punta della Regione Toscana forse si rischia di dire una cosa ovvia, eppure si tratta di un dato di fatto. Data la sua importanza non stupisce che siano molti i giovani toscani che decidono – spinti molto spesso dalla passione – di  formarsi e investire in questo settore.

A sostenere questi percorsi c’è anche Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, che mette in campo anche una serie di opportunità che molti giovani hanno colto per inseguire i propri sogni di lavorare nel settore turistico. Andiamo a conoscere alcuni di loro!

Annamaria dopo aver studiato lingue e letterature straniere ha colto l’opportunità di svolgere un corso ITS (Istruzione Tecnica Superiore) in “Hospitality Management”, a Lucca, non solo perché seguendo il corso poteva ampliare la propria conoscenza teorica del settore turistico, ma perché il corso prevedeva lo svolgimento di due tirocini che le hanno permesso di acquisire competenze sul campo.

In fin dei conti è lo stesso approccio che hanno avuto altri giovani che hanno scelto di formarsi proprio in ambito turistico. Vanessa ed Ugo, per esempio, hanno condiviso lo stesso percorso di studi: entrambi hanno seguito il corso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) “Lo Spirito del luogo”, che li ha permesso di specializzarsi nel marketing territoriale per la valorizzazione del patrimonio culturale. Alice, invece, dopo aver lavorato per anni come ragioniera, ha capito che era venuto il momento di cambiare vita e ha frequentato un corso IFTS incentrato sulle tecniche di promozione di prodotti e servizi turistici, con particolare attenzione alle risorse, le opportunità e gli eventi del territorio.

La mia ambizione, non lo nascondo, è continuare a lavorare nel settore del turismo.

Un percorso analogo è stato quello intrapreso dagli aretini Joele e Sara, che hanno seguito il corso di formazione strategica “T’ama”, che si prefiggeva l’obiettivo di formare “animatori emozionali”, ovvero operatori turistici capaci non solo di far conoscere le bellezze del territorio del Casentino ai turisti, ma di costruire veri e propri percorsi turistico-emozionali.

Un’esperienza un po’ diversa è invece quella della viareggina Serena che, dopo la laurea in filosofia, si è ritrovata, come molti suoi coetanei, a cercare un impiego. Così, tra a una visita e l’altra al Centro per l’impiego e qualche collaborazione saltuaria, ha iniziato un tirocinio non curriculare presso un’ufficio turistico della Versilia, dove ha imparato ad organizzare e gestire eventi.

Ho imparato a valorizzare le bellezze del mio territorio attraverso i nuovi media

Ciò che accomuna invece Beatrice e Beatrice, e Gilberto non è solo l’esperienza del Servizio Civile regionale, ma anche l’aver collaborato a progetti proprio in ambito turistico. Beatrice e Beatrice si sono occupate della promozione della poco conosciuta (ma bellissima!) Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio, in provincia di Siena, realizzando anche un tour virtuale della rocca, in modo tale da facilitarne la scoperta anche da parte di coloro (anziani e disabili) impossibilitati a visitarla interamente per via delle barriere architettoniche.

Gilberto, dal canto suo, mentre stava cercando di capire che cosa fare nella propria vita, ha scoperto il Servizio Civile regionale, scoprendo la possibilità di svolgere un’esperienza presso il Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Per sua stessa ammissione, il suo è stato un percorso formativo a tutto tondo: ambientale, promozionale e gestionale.

Rispetto a questi giovani che hanno scelto di formarsi o fare le prime esperienze di lavoro in Italia, Marianna ha colto invece l’opportunità di accrescere le proprie competenze andando a lavorare all’estero. La sua storia inizia quando al Centro per l’Impiego di Arezzo, la sua città, le hanno parlato delle Borse di mobilità professionale in Europa. Così, senza pensarci due volte Marianna è partita, in compagnia di fidanzato e cagnolino, per l’Irlanda, dove ha trovato lavoro come assistente alla clientela francese per una nota multinazionale operante nel turismo.

L’atteggiamento positivo è stato la chiave per crescere e per migliorarmi

Vi sono però anche giovani che hanno scelto di lavorare nel settore turistico in qualità di giovani professionisti, o addirittura di diventare veri e propri imprenditori.

Silvia, ad esempio, ha sempre coltivato la passione per i viaggi e ha deciso di trasformarla in un vero e proprio business. La sua storia (professionale) inizia con la creazione di un blog dedicato proprio al turismo, progetto che si è ampliato e diversificato una volta che è entrata a lavorare in uno spazio di lavoro condiviso grazie al bando per coworkers promosso dalla Regione Toscana.

La bellissima campagna toscana che circonda la città di Volterra rappresenta invece il terreno fertile dal quale ha tratto ispirazione Jonni per creare la sua impresa. Il giovane ha partecipando a un bando promosso nell’ambito di Giovanisì (area: Fare Impresa) e, grazie ai finanziamenti ottenuti, ha aperto quello che lui definisce uno “spazio di condivisione” che è un po’ ristorante e un po’ negozio, dove vende i propri prodotti e quelli tipici del territorio, puntando naturalmente anche sul grande afflusso di turisti nella cittadina.

Quando si inizia un percorso come il mio è necessario focalizzarsi sull’obiettivo e non arrendersi di fronte alle inevitabili difficoltà che si possono incontrare

Se capitate invece in Lunigiana, terra aspra e selvaggia ma ricca di bellezze naturali ed artistiche, vi potete imbattere in un agriturismo incastonato in una natura incontaminata e con un nome evocativo “L’Eremo dei poeti”. Si tratta del sogno di Luca, giovane deciso a non abbandonare (come molti suoi coetanei) la terra d’origine, che è riuscito a creare la propria impresa grazie al bando per giovani agricoltori.

Tante esperienze diverse e molteplici fili conduttori: il turismo, naturalmente, in quanto settore strategico della Regione Toscana, il sogno condiviso di questi giovani di lavorare nell’ambito che più li piace, ma anche le diverse opportunità promosse nell’ambito di Giovanisì per formare e supportare i giovani nel loro percorso di crescita professionale.