Un piccolo grande passo

Avvicinarsi al mondo del lavoro grazie al tirocinio: le esperienze dei beneficiari Giovanisì

 

Il tirocinio è il primo passo che molti giovani compiono per immettersi nel mondo del lavoro. Spesso, alla fine di un percorso di studi (sia esso destinato ad ottenere un diploma o una laurea), si devono fare i conti con la difficoltà di entrare a contatto con la realtà lavorativa.

Senza perdersi d’animo, molti giovani cercano di fare tutto il possibile per evitare o limitare il classico periodo di inattività che segue quasi sempre la fine della scuola superiore o dell’università. Molti si recano al Centro per l’Impiego, prendendo coscienza della loro nuova condizione di inoccupati, passo necessario per dire al mondo del lavoro: “Ehi, da oggi ci sono anch’io!”

I più intraprendenti magari si recano direttamente presso le aziende che possono fare al caso loro –  scelte accuratamente in base al proprio percorso di studi -, facendo un altro piccolo passo per ottenere un agognato primo contratto di tirocinio.

Ed è proprio per incentivare le aziende ad assumere i giovani, in modo tale da impegnarli in un percorso di crescita professionale, che la Regione Toscana, nell’ambito di Giovanisì, concede ai soggetti ospitanti (es. imprese) un cofinanziamento per l’attivazione di tirocini non curriculari per giovani tra i 18 e i 29 anni compiuti in possesso del patto di attivazione della Garanzia Giovani. Il cofinanziamento prevede la copertura parziale del rimborso spese dovuto al tirocinante fino ad un massimo di 300€ mensili (500€ in caso di tirocinanti disabili e persone svantaggiate). Vai sulla pagina dedicata al bando per maggiori informazioni!

Scopri le #StoriePossibili dei giovani che hanno svolto un Tirocinio non curriculare!

 

 

Negli anni, sono stati molti i giovani che hanno intrapreso un tirocinio proprio grazie al bando Giovanisì, naturalmente in ambiti diversi fra loro. C’è chi, come Martina, ha svolto un tirocinio in qualità di metalmeccanico presso un’azienda in provincia di Arezzo, rimboccandosi le maniche ed apprendendo molto anche dai colleghi più esperti di lei.

Enrico Matteo, invece, dopo la laurea ha attivato un tirocinio presso l’azienda Wearable Robotics di Pisa, una spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna, che si occupa della progettazione e sviluppo di esoscheletri robotici indossabili con scopi civili o biomedicali.

Rocco, dopo essersi trasferito a Siena per studiare all’Università (si è laureato in Scienze Bancarie), è entrato come tirocinante presso un’importante istituto di credito. È stato subito inserito in un team che lavorava per implementare una direttiva europea volta a tutelare maggiormente gli investitori. La paura iniziale nell’affrontare un ambito che non conosceva, ha lasciato ben presto spazio all’entusiasmo e l’esperienza inciso notevolmente sulla vita professionale di Rocco, che proprio grazie alle nozioni apprese durante il tirocinio è riuscito a trovare lavoro.

Un percorso diverso contraddistingue, invece, le giovani Beatrice e Annalisa. Dopo aver concluso i suoi studi a luglio 2017 presso l’accademia di oreficeria “Le Arti Orafe”, Beatrice si è avvicinata al mondo del lavoro facendo un tirocinio nel suo ambito: in un laboratorio dove non si occupava solo della produzione artigianale ma ha avuto modo di affiancare la titolare anche nella gestione dell’attività.

O come Letizia, che dopo un tirocinio non curriculare presso una bottega artigiana di Firenze, è diventata designer di gioielli e punta ad aprire una bottega tutta sua.

Anche Riccardo, dopo aver conseguito il diploma di perito chimico, si è messo in gioco attivando un tirocinio con un’azienda chimica che cercava proprio un giovane tecnico di laboratorio da formare. Grazie al tirocinio, il giovane di Fucecchio non ha solo mosso il suo primo passo nel mondo del lavoro, ma ha anche avuto l’opportunità di mettersi alla prova con se stesso.

Vincenzo, invece, da sempre amante della letteratura e dell’arte, una volta conclusa l’università ha mandato curriculum ovunque finché non ha attivato un tirocinio con la rivista The Florentine, mensile rivolto alla comunità inglese di Firenze. L’ingegnere gestionale Valentina ha avuto invece la possibilità di fare esperienza in una delle realtà industriali più importanti d’Italia: la Piaggio.

Un’altra grande azienda, l’Enel Green Power ha ospitato per 6 mesi Blerim, mentre la Graphic Designer Melissa ha iniziato il suo primo percorso lavorativo presso una Web Agency di Livorno. Che dire invece di Claudia, da sempre amante dei libri e del silenzio, che è riuscita ad attivare un tirocinio con un archivio a Pisa, o di Elisabetta, restauratrice di formazione, che ha coronato il proprio sogno occupandosi di restauro tessile presso Villa Bellosguardo a Lastra a Signa.

E se Marco da Fucecchio, dopo le superiori, ha attivato un tirocinio presso un calzaturificio e Valentina, grazie alla sua laurea in farmacia è riuscita a fare un tirocinio presso un’importante azienda farmaceutica, Giancarlo ha imparato che cosa vuole dire lavorare in un team e quante è importante il lavoro di squadra all’interno del Teatro Manzoni di Pistoia.

Last but not least, quasi a sancire il connubio (nella speranza che sia inscindibile) tra periodo di tirocinio e assunzione, ci sono le storie di Antonella, Diego, Giuditta Erica. Assunti presso le aziende dove hanno svolto il periodo di tirocinio, raggiungendo così l’obiettivo a cui ambiscono tutti i giovani impegnati in un’esperienza di tirocinio: il primo contratto di lavoro.

 

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