Viaggiare per ricordare, ricordare per conoscere

Treno della Memoria 2019: il viaggio-studio di 555 studenti toscani in Polonia per ricordare l’Olocausto

Camminare tra la neve alta, percorrere stretti viottoli fangosi delimitati dal filo spinato, circondati da un silenzio sepolcrale: visitare un campo di concentramento è un’esperienza che segna nel profondo, che certamente non aiuta a capire nella sua totalità il dramma che vissero migliaia di uomini e donne deportati in quei luoghi che oggi ci paiono così placidi (pur nella loro inquietante spettralità) ma che recano i segni e naturalmente il ricordo di una delle tragedie più immani della storia dell’uomo.

Eppure, il tempo passa, e la memoria rischia di affievolirsi. È di fronte a questo pericolo che tutti noi dobbiamo sentire l’obbligo di sforzare di ricordarci del nostro passato (quella della civiltà occidentale, naturalmente), perché per comprendere il presente e forse renderlo migliore è necessario partire dal passato, specie dai tragici errori che sono stati commessi.

Sono soprattutto le giovani generazioni che, per ovvie ragioni temporali, corrono il rischio di vivere troppo concentrare sul presente e di avere poca memoria storica. È per questo motivo che da 18 anni la Regione Toscana, in occasione delle iniziative previste per la celebrazione del Giorno della Memoria, organizza il Treno della Memoria, un viaggio-studio rivolto agli giovani studenti toscani.

Nel corso degli anni sono stati molti i ragazzi che hanno compiuto il viaggio, riportando a casa un bagaglio di sensazioni, emozioni e conoscenze che hanno cambiato le loro vite. Maria Sole, ad esempio, ha ammesso che ciò che ha vissuto durante il soggiorno in Polonia: “È stato terribilmente bellissimo e si incastrerà dentro la mia memoria in quel piccolo spazio infinito che si crea tra un dolore e una speranza, e rimarrà impresso come su quel muro delle camere a gas su cui le persone graffiavano la loro disperazione, cercando invano di sopravvivere ai veleni e alla malvagità del mondo”.

Chiara, invece, sottolinea come visitare un campo di concentramento ti permetta di abbattere ogni barriera tra passato e presente, come se il dramma vissuto dai deportati sia condannato a persistere anche oggi: “Dirò adesso che andare ad Auschwitz e Birkenau è come scoprire il colore che avevano gli anni ’40, è come togliere il filtro bianco/nero dalle foto”.

Anche quest’anno, la Regione Toscana ha organizzato l’iniziativa, giunta alla sua XI edizione. Il 20 gennaio 2019 partirà dalla Stazione di Santa Maria Novella di Firenze il Treno della Memoria 2019, che rientra nel programma degli eventi previsti per il Giorno della Memoria 2019, promosso dalla Regione Toscana nell’ambito del progetto Giovanisì, e finalizzato a diffondere la conoscenza delle vicende storiche e dei luoghi legati alla deportazione e alla sterminio nazisti.

Quest’anno saranno 555 i giovani studenti toscani che parteciperanno al viaggio-studio in Polonia; tra di loro anche 60 studenti universitari provenienti dalle università di Pisa, Siena e Firenze che viaggeranno grazie al contributo dell’Azienda regionale per il diritto allo studio. Durante il soggiorno in Polonia, dal 20 fino al 24 gennaio 2019, i giovani visiteranno i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau e il ghetto di Cracovia, e parteciperanno, sempre nella capitale polacca, all’incontro “Europa e memoria”, un dialogo tra studenti italiani e polacchi e i testimoni sopravvissuti all’Olocausto.

Un’esperienza necessaria, sicuramente capace di scuotere gli animi di quei giovani che, ripercorrendo il tragitto dei deportati italiani di origine ebraica più di 80 anni fa, saranno i protagonisti di un viaggio alla scoperta di uno degli avvenimenti più drammatici del Novecento.

 


Il Treno della Memoria è un’iniziativa formativa rivolta studenti degli istituti secondari superiori e dell’università toscane: un viaggio nei luoghi dello Sterminio per far conoscere ai giovani ciò che è avvenuto nel cuore dell’Europa durante la seconda guerra mondiale.

Il Treno della Memoria rientra tra le attività promosse da Giovanisì ed in particolare si inserisce in Giovanisì+, area del progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani dedicata a temi come partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport.

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