Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Il progetto Giovanisì è nato nel 2011 per offrire alle nuove generazioni le opportunità legate al diritto allo studio, alla formazione, all’inserimento nel mondo del lavoro, per compiere cioè il passo decisivo verso l’autonomia. In questi anni tanto è stato fatto, e ora manca solo un altro capitolo: una legge sulle politiche giovanili di fine legislatura”.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, incontrando a Rosignano i rappresentanti del ‘Tavolo Giovani’ di Giovanisì, che coinvolge i rappresentanti di oltre 40 realtà toscane che comprendono il terzo settore, le realtà produttive, le associazioni di categoria e i sindacati.

“Una legge – ha sottolineato Rossi – che parta dai risultati raggiunti e consideri proposte nuove, che voi stessi avete formulato, come ad esempio allargare l’accesso alle opportunità anche a coloro che si trovano ai margini e che risulta difficoltoso riuscire ad intercettare”.
“Giovanisì ha potuto fare tutto questo utilizzando i fondi europei”, ha aggiunto il presidente Rossi. “Io sono convinto che se esiste una via per sostenere i giovani toscani, questa non possa che venire dall’Europa. La mia idea è che l’Europa dovrebbe quadruplicare il bilancio che spende in queste attività, non ridurlo, e che queste politiche debbano diventare politiche strutturate”.

“Rinnovo la mia volontà e disponibilità – ha concluso Rossi rivolgendosi ai giovani del ‘Tavolo’- a scrivere una legge concertata, che verrà assunta dalla Giunta, nella quale le questioni che voi avete posto possano ritrovarsi e possano essere approfondite. E che contenga nella parte iniziale una valutazione dei risultati ottenuti, che concluda una fase lunga di lavoro, che mi pare tutto sommato buono, e che la rilanci”.

Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani, è un sistema di opportunità strutturato in 7 macroaree: tirocini, casa, servizio civile, fare impresa, studio e formazione, lavoro e Giovanisì+ (partecipazione, cultura, legalità, sociale e sport). I destinatari del progetto sono giovani fino a 40 anni e le opportunità, oltre 50, sono finanziate con risorse regionali, nazionali ed europee (programmazione 2014/2020 dei fondi Por Fse – Por Creo Fesr – Psr Feasr). Ad oggi i giovani beneficiari sono oltre 278.000.

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