Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Banner-Azioni-DEF2-06C’è anche un istituto tecnico superiore toscano nella sperimentazione avviata a livello nazionale dal Ministero dell’istruzione università e ricerca per la formazione nell’ambito dell’industria 4.0. Ad essere prescelto è il progetto elaborato dall’Istituto Tecnico superiore Mita (Made in Italy Tuscany Academy) dal titolo “La computer tomography 3D nell’industria manifatturiera della pelle” rivolto agli allievi dei percorsi ITS Mita e Calzami, entrambi finanziati dalla Regione Toscana nell’ambito del programma Giovanisì, con risorse Fse.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma dal sottosegretario all’istruzione Gabriele Toccafondi nel corso di una conferenza stampa che ha visto presenti  tutti i protagonisti della sperimentazione: in tutto sono sei gli istituti tecnici superiori cui era stato affidato il compito di elaborare modelli didattici innovativi, in stretto collegamento con il mondo delle imprese ed appunto l’industria 4.0., la cosiddetta quarta rivoluzione industriale di cui si parla sempre più, un processo che porterà ad una produzione industriale del tutto automatizzata ma soprattutto interconnessa e che alla fine, dunque, non riguarda la sola industria.

In particolare il progetto toscano applica la tecnica della tomografia, di fatto una Tac, per monitorare come materie prime e prodotti finiti cambino nel tempo e al mutare di date condizioni: un’applicazione che trova spazio nel settore medico e biomedicale ma anche nell’ambito dei beni culturali, con risultati di eccellenza, oppure nei manufatti in pelle con informazioni utili magari a ridurre anche gli scarti in fase di taglio e aumentare la qualità dei manufatti.

Gli istituti tecnici superiori sono scuole ad alta specializzazione tecnologica nate per rispondere alla domanda di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche da parte delle imprese, che partecipano attivamente al progetto formativo.

“Per essere più competitivi ed innovarsi la formazione ha un ruolo importante – sottolinea l’assessore all’istruzione e al lavoro della Toscana, Cristina Grieco – La formazione aiuta le imprese, che hanno bisogno di lavoratori al passo con i tempi e muniti di adeguate competenze, ed aiuta i lavoratori stessi, nel cercare un impiego. Per questo il nostro obiettivo è far sì che domanda e offerta si incrocino sempre più e sempre meglio. Gli istituti tecnici superiori, accanto all’alternanza scuola lavoro o i percorsi di apprendistato, sono uno degli esempi di come ciò si può fare”.

In Toscana gli istituti tecnici superiori sono sette ed operano nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’economia toscana. Sono due anni di corso dopo le superiori e il risultato non è di poco conto: quasi tutti gli studenti che li frequentano trovano velocemente un posto di lavoro, appena finiti gli studi.

Dodici milioni stanziati per i sette istituti toscani

Alle sette fondazioni riconosciute per altrettante scuole, ma più numerosi sono i corsi, la Regione ha destinato, nella programmazione dei fondi europei Fse 2014-2020, oltre 12 milioni di euro.

Si può scegliere tra l’istituto per la manutenzione industriale di Rosignano in provincia di Livorno, ramo meccanico, o la filiera moda della Fondazione Its M.I.T.A (Accademia del Made in Italy Tuscany) di Scandicci a Firenze oppure ancora l’istituto tecnico superiore Energia e Ambiente di Siena, l’agribusiness dell’istituto tecnico superiore E.A.T. di Grosseto, il filone di turismo, arte e beni culturali dell’istituto tecnico superiore di Firenze, le scienze della vita con l’istituto VITA, appunto, di nuovo a Siena o la filiera nautica, e in particolare i super yacht e l’economia che ci gira attorno, dell’istituto tecnico superiore per la mobilità sostenibile di Viareggio in provincia di Lucca.

  “Nel Piano nazionale Industria 4.0 – commenta l’assessore Grieco – gli Its sono uno degli strumenti cardine per la formazione tecnica necessaria alla transizione delle imprese verso Industria 4.0 e la Regione Toscana ha confermato poche settimane fa il carattere centrale e strategico del finanziamento di questi percorsi ITS e ne promuoverà una progettazione sempre più consapevole rispetto ai fabbisogni delle imprese avviate verso i percorsi di digitalizzazione”.
 

Il 13 marzo tavola rotonda su industria 4.0

Di formazione 4.0 (e dunque anche degli istituti tecnici superiori), delle opportunità per le imprese toscane ma pure di come la tomografia 3D, che è poi il progetto finanziato dal Ministero, possa trovare applicazione nell’industria manifatturiera della pelle, si parlerà lunedì 13 marzo 2017 dalle ore 14 nel corso di una tavola rotonda in programma a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, in piazza Duomo 10 a Firenze. Interverranno, assieme all’assessore Grieco, Gualtiero Fantoni dell’università di Pisa, curatore del volume “Industria 4.0 senza slogan”, il responsabile della Direzione Istruzione e formazione della Regione Paolo Baldi e la dirigente Maria Chiara Montomoli, oltre a Massimiliano Guerrini della Fondazione Mita che racconterà il progetto sulla computer tomography 3D.

 

 

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie