Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

BANNER-STUDIO-2015Perfezionare all’estero il proprio corso di studi come opportunità di crescita culturale e apertura al mondo. E’ questa la finalità dei voucher per l’alta formazione all’estero che la Regione ha deciso di finanziare con complessivi 600 mila euro per l’anno accademico 2016-2017.  L’azione, finanziata sul Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo 2014-2020 nell’ambito del progetto Giovanisì, è destinata a giovani laureati under 35 che abbiano ottenuto la preammissione ad un master o ad un dottorato di ricerca presso università straniere.

La delibera, approvata dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente Monica Barni, ha definito gli elementi essenziali dei due distinti bandi, uno per i master e uno per i dottorati, che saranno pubblicati entro fine luglio. In particolare, per i master saranno destinati complessivamente 460 mila euro, mentre per i dottorati di ricerca 140 mila.

I giovani laureati destinatari dei voucher dovranno essere residenti in Toscana, avere meno di 35 anni e non aver fruito di voucher regionali con i precedenti bandi (2013 e 2015).

I corsi, cui si dovrà aver ottenuto la preammissione, dovranno avere durata annuale o comunque rilasciare almeno 60 ECTS, essere full time e iniziare fra il primo luglio 2016 e il 30 aprile 2017 per concludersi con il rilascio del titolo entro il 30 aprile 2019 (master) o entro il 30 aprile 2021 (dottorato).

L’importo massimo che può esssere richiesto è di 14 mila euro per il master annuale, 17 mila per il master biennale, 20 mila per il dottorato. I costi rimborsati saranno quelli dell’iscrizione, le spese accessorie di soggiorno come viaggio e alloggio.
La valutazione delle domande avverrà in base a criteri corenti con quanto richiesto dal comitato sorveglianza Fse (voto laurea, tempi di conseguimento, Isee), qualità e coerenza del progetto formativo e dell’ente erogante, coerenza del percorso prescelto con gli studi pregressi.

Le eventuali risorse non assegnate su una delle due linee potranno essere spostate sull’altra.

“L’apertura internazionale è un fattore indispensabile di arricchimento del nostro capitale umano – spiega la viceopresidente Monica Barni – e mai come in questa fase è importante mantenere la barra ferma in questa direzione, perché il futuro dei giovani e lo sviluppo del nostro paese non possono fare a meno di una dimensione europea e sovranazionale della formazione, in particolare della formazione qualificata e della ricerca. E’ per questo che anche quest’anno abbiamo deciso di finanziare questo strumento, nell’ambito del programma Giovanisì. Anche dallo scambio di esperienze e conoscenze e dall’intreccio fra culture diverse possono venire stimoli per aumentare la qualita’ del lavoro e la competitivita’ del sistema economico”. 

 

Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie