Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

montopoli2L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) e la Regione Toscana, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, il prossimo 20 giugno, organizzano la tavola rotonda “Noi stiamo dalla parte di chi è costretto a fuggire”, in cui verranno discussi gli strumenti e le politiche per favorire vie sicure d’accesso al territorio e quindi alla procedura d’asilo e percorsi d’integrazione per le persone rifugiate.

L’iniziativa, che si svolgerà dalle 11.00 alle 13.00 a Palazzo Strozzi Sacrati (piazza Duomo 10, Firenze), è parte della campagna #WithRefugees, lanciata dall’Unhcr per contrastare il clima di intolleranza e disinformazione che circonda questo tema e incoraggiare la solidarietà con i rifugiati, persone che sono costrette a fuggire dai loro paesi di origine.

Al confronto, che avrà per tema “Vie sicure per l’accesso al territorio e percorsi d’integrazione per le persone rifugiate: politiche e strumenti”, prenderanno parte il presidente della Regione Enrico Rossi, Stephane Jaquemet, delegato Unhcr per l’Europa del sud, Domenico Manzione sottosegretario del Ministero dell’Interno, Luigi Maria Vignali, direttore centrale per le Politiche migratorie del Ministero degli Esteri, Giuseppe Novelli,  vicepresidente della Conferenza dei rettori delle Università italiane, Maria Quinto, responsabile del progetto dei corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio, Carlotta Sami, portavoce  Unhcr per l’Europa del sud e Eva Giovannini, inviata di Rai Tre.

Verranno presentate esperienze di integrazione, come il progetto che vede protagoniste donne rifugiate che sostengono le pazienti oncologiche dell’ospedale di Ponte a Niccheri e quello che riguarda gli studenti delle scuole che hanno incontrato i rifugiati. Saranno anche messi a disposizione i dati del rapporto annuale Unhcr Global Trends 2015.

Alle ore 17.30 le celebrazioni per la Giornata Mondiale del Rifugiato si concluderanno alla Visarno Arena di Firenze con il concerto gratuito #WithRefugees, nel quale si esibiranno le migliori band del panorama indipendente nazionale: Marlene Kuntz, Ministri, Il Teatro degli Orrori, IoSonoUnCane, Paolo Benvegnù, Piotta, Mau Mau, Selton, Sandro Joyeux, Verano, C+C=Maxigross, General Stratocuster & The Marshals e Cosmo. Con la presenza straordinaria di Noah Stewart e Sacha Puttnam che si esibiranno in una versione inedita di “You’ll never walk alone”. Durante il concerto verrà lanciato in anteprima mondiale il video inedito di “People at War” di Gavin Rossdale (Bush).

Il concerto sarà anche l’occasione per ascoltare sia le storie di chi è stato costretto a fuggire a causa di guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti umani, sia le esperienze di buona accoglienza e integrazione presenti in tutta Italia.

I rifugiati sono oltre 60 milioni in tutto il mondo dove 1 abitante su 122 è oggi un rifugiato, uno sfollato interno o un richiedente asilo. La campagna, che andrà avanti fino al 19 settembre ha l’obiettivo di far conoscere i rifugiati attraverso i loro sogni e le loro speranze.

Anche la Toscana è interessata dal fenomeno delle migrazioni. I numeri ormai superano le ottomila presenze. Lo scorso 30 aprile erano 7499 i migranti in cerca di rifugio o che hanno chiesto asilo ospitati in Toscana in 565 strutture direttamente convenzionate con le prefetture e sparse in poco più di duecento territori comunali delle dieci province. A questi ne vanno aggiunti 679 accolti negli Sprar, accoglienze di secondo livello e con percorsi più strutturati che dipendono direttamente dal ministero dell’interno, e dove, con i nuovi progetti già in valutazione presentati da Comuni, Unioni e Società della salute, saranno messi a disposizione a breve altri 174 posti ordinari e 30 per l’accoglienza di chi necessita di assistenza sanitaria, sociale, specialistica prolungata.

Per cercare di risolvere il problema, la Regione, in accordo con Anci Toscana, ha di recente definito un piano in otto punti da affrontare assieme al Governo, con una richiesta inderogabile: che l’accoglienza rimanga diffusa, con quel modello tenuto a battesimo in Toscana nel 2011 con i primi arrivi dalla Tunisia e dalla Libia e che ha dimostrato di funzionare.

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Comunicato stampa di Toscana Notizie