Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

969312_733077240051852_514127641_n“Peggiore è la politica più c’è bisogno della vostra partecipazione. Migliore è la politica più c’è bisogno della vostra partecipazione. E’ necessario che ci facciate sentire la vostra presenza. Fatevi avanti perchè la politica non è tale senza la vostra partecipazione”.

È questo l’appello che l’assessore regionale alla presidenza e alla partecipazione, Vittorio Bugli, ha rivolto ai circa 300 giovani che hanno affollato la Sala Maggiore e quella consiliare del Comune di Pistoia per il confronto pubblico dedicato a “I giovani e le istituzioni” organizzato dal Parlamento regionale degli studenti della Toscana, che ha rappresentato anche una breve guida all’imminente appuntamento con le elezioni regionali previsto per domenica 31 maggio.

Vittorio Bugli ha invitato il Parlamento degli studenti a presentare un proprio progetto partecipativo che la Regione potrebbe finanziare con i fondi della legge regionale sulla partecipazione “perchè – ha precisato l’assessore – c’è bisogno di un nuovo modo di fare politica, che miri alla concretezza e la stessa Pubblica amministrazione deve aprirsi alle richieste e alle proposte che vengono dai cittadini e in particolare dai giovani. E’ questo l’unico modo che abbiamo per vincere la disaffezione e l’astensionismo. E’ anche per questo che esamineremo volentieri una vostra eventua le proposta”.

E’ stato quindi Bernard Dika, il giovane membro dell’ufficio di presidenza del Parlamento degli studenti, che ha ben condotto l’iniziativa, a raccogliere quello che ha definito “l’assist dell’assessore, che cercheremo senz’altro di trasformare in goal”.

Bugli ha spiegato poi le novità della recente legge elettorale toscana, dalla riduzione del numero dei consiglieri da 54 a 40 e di quello degli assessori che passeranno da 10 a 8, al ritorno alle preferenze che permettono di “avere un rapporto diretto con la gente e ristabiliscono il filo tra elettori ed eletti” oltre alla possibilità di esprimere fino a due preferenze se si scelgono un candidato per genere, possibilità definita “un modo per cercare di garantire nel nuovo Consiglio regionale una rappresentanza paritaria tra donne e uomini”.

Spazio anche all’illustrazione della nuova piattaforma Open Toscana nata anche “per ascoltare le istanze dei cittadini e per intercettare i vostri interessi” e che Vittorio Bugli ha invitato tutti i giovani presenti in sala a utilizzare per conoscere, proporre e fare politica.

All’incontro ha partecipato anche Chiara Criscuoli, Responsabile dell’Ufficio Giovanisì, che ha presentato ai giovani  le opportunità del progetto.

Comunicato stampa di Tiziano Carradori, Toscana Notizie