Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Salgono fino a sfiorare i 12 milioni le risorse stanziate dalla Regione Toscana in favore della scuola per finanziare quei progetti educativi zonali (PEZ) attraverso i quali il sistema scolastico toscano interviene, dall’infanzia alla secondaria superiore, per sostenere e qualificare il diritto all’istruzione.

Grazie ai PEZ (uno per ciascuna delle 35 zone educative in cui è divisa, scolasticamente parlando, la Toscana), nelle scuole dell’infanzia (0-3 anni) vengono assegnati contributi alle famiglie per affrontare i costi dei servizi alla prima infanzia, vengono sostenuti bambini con bisogni educativi speciali, è possibile ampliare l’orario di funzionamento dei servizi comunali nonché aiutare la formazione di educatori e insegnanti. Nell’età scolare (3-18 anni) i PEZ promuovono, fra l’altro, l’inclusione scolastica degli alunni disabili e degli stranieri, contrastano il disagio scolastico, consentono soggiorni estivi e attività extrascolastiche.

Nella seduta di questa mattina, su proposta dell’assessore all’Istruzione Emmanuele Bobbio, la Giunta ha destinato risorse aggiuntive per l’anno scolastico in corso: 3,2 milioni che, aggiunte agli 8,6 milioni già stanziati, portano la cifra complessiva a sfiorare i 12 milioni di euro (11 milioni e 850 mila euro).

“Così – sottolinea con soddisfazione Bobbio – siamo riusciti a riportare lo stanziamento nei livelli degli anni precedenti, nonostante le note restrizioni alla finanza pubblica, fornendo una risposta positiva alle tante attese che ci vengono dal mondo scolastico. Ciò anche grazie al notevole impegno di Zone e Comuni e alla proficua collaborazione di Anci e Ufficio scolastico regionale”.

Nel dettaglio della delibera odiena, 914 mila euro delle risorse aggiuntive vanno ai progetti educativi zonali per l’infanzia aggiungendosi agli altri 6,4 milioni già stanziati a giugno per un totale complessivo che, a questo punto, supera i 7 milioni e 350 mila euro.

Il resto del nuovo stanziamento (2,3 milioni) si indirizza verso i PEZ relativi all’età scolare, cioè alla fascia che arriva fino alle scuole secondarie di secondo grado per le quali, a giugno, era già stato deliberato uno stanziamento di 2,2 milioni: con un totale, dunque, che arriva a 4 milioni e mezzo di euro.

Nelle scuole toscane i PEZ sono uno strumento strategico per sostenere il sistema dei servizi e promuovere la continuità educativa; sono utilizzati anche per la formazione del personale, prevengono e contrastano la dispersione scolastica, promuovono l’inclusione di studenti disabili e stranieri, promuovono esperienze educative e socializzanti durante la sospensione del tempo scuola.

“Uno sforzo straordinario in un momento molto difficile – commenta il presidente Enrico Rossi – a dimostrazione di quanto sia convinta la nostra priorità in favore della scuola. Con questi soldi facciamo la nostra parte per contrastare la dispersione scolastica e per aumentare l’integrazione, sosteniamo i Comuni nel finanziare i servizi, diamo una mano alle famiglie per pagare rette e tariffe, aiutiamo gli educatori nella loro formazione”.

Questa la ripartizione, nelle singole province, delle risorse complessivamente stanziate per i PEZ:

Arezzo: 1.158.959
Firenze: 3.102.181
Grosseto: 683.371
Livorno: 984.492
Lucca: 1.257.730
Massa-Carrara: 606.553
Pisa: 1.309.424
Prato: 895.919
Pistoia: 970.040
Siena: 881.331

totale: 11.850.000

 

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie