Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“La Toscana ha già pronti cento milioni, ma siamo disposti anche a spendere di più” spiega il presidente Enrico Rossi. Regione e Ministero per lo sviluppo economico fanno squadra per investire sulla banda larga e ultralarga per un accesso ad internet sempre più veloce: essenziale per lo sviluppo delle imprese e di tanti servizi, dal commercio elettronico all’apprendimento a distanza, dal telelavoro al cloud computing. Un piano finanziato in parte con i fondi europei per l’agricoltura. Essenziale anche per lo sviluppo di servizi a cittadini e imprese della pubblica amministrazione, altro fronte sui cui la Toscana è impegnata.

Il pubblico farà la sua parte: la Regione ha già trovato anche i primi cento milioni. Il Governo li sta cercando. Ma Regione e Ministero lanciano insieme anche un appello agli operatori privati a riconsiderare le opportunità di investimento in Toscana. Sta tutto nella lettera di intenti firmata stamani a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, al termine di una tavola rotonda nata con lo scopo di fare il punto sui progetti in corso e futuri. Un’iniziativa a cui ha partecipato il sottosegretario alle comunicazioni Antonello Giacomelli.

“La Regione Toscana ha stanziato dal 2007 ad oggi 52 milioni per rendere ovunque possibile un accesso ad internet di almeno 2Mbit al secondo”ricorda in apertura l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli. Solo il 5,1 per cento degli abitanti della regione è oggi escluso da questa soglia e soffre il cosiddetto digital divide. “Entro metà del 2015 – aggiunge l’assessore – saranno completati gli ultimi interventi con il bando che è ora in corso”.

Verso la frontiera dei 30 Mbit – Ma 2Mbit al secondo in futuro rischiano di essere pochi. L’obiettivo dell’agenda digitale europea fissa come obiettivo i 30Mbits entro il 2020 (e per il 50 per cento della popolazione d’Europa addirittura i 100Mbits). In Toscana è stato quantificato un investimento necessario da 144 a 937 milioni. Così per i prossimi sette anni la Regione ha messo in programma di spendere complessivamente 95 milioni. Il Governo invece si è impegnato a cercare e inserire cinque miliardi, per tutta Italia, nel fondo di coesione. Il sottosegretario allo sviluppo economico Giacomelli ha anche annunciato un pacchetto di norme nello Sblocca Italia che aiuti la posa in opera della fibra, superando le lentezze burocratiche e le frammentazioni, la cancellazione magari degli oneri concessori straordinari e che preveda la predisposizione dei nuovi edifici alla connettività e incentivi per quelli vecchi. Si pensa anche ad uno sportello unico a cui gli operatori potranno rivolgersi.

Cavi e ponti radio – Fibra ottica, ma non solo.  I modi e le tecnologie per garantire un accesso veloce ad internet possono infatti essere vari. Oggi la popolazione toscana è servita per l’89,4% da connessioni Adl e per il 5,5% con tecnologie wireless e 3G. La sfida è rendere disponibili presto, anche in Toscana, accessi ad almeno 20 Mbit/s ed entro il 2020 anche a 30 Mbit. Innovazione, crescita economica e progresso vanno infatti di pari passo con la diffusione delle nuove tecnologie, che hanno però bisogno anche di collegamenti internet veloci, accessibili a tutti e a prezzi competitivi. Oggi la velocità media di navigazione in Toscana è di 5Mbit, insufficienti per garantire taluni servizi avanzati.

“La Toscana è una punta avanzata e di riferimento: anche per gli investimenti che sono già stati fatti – commenta il sottosegretario Giacomelli -. Ma non dobbiamo dimenticare che tra i Paesi europei l’Italia è agli ultimi posti per l’accesso ad internet. Dobbiamo partire da questa consapevolezza e ci stiamo impegnando per colmare il grave ritardo”.

“Offrire un accesso veloce ad internet – sottolinea il presidente della Toscana, Enrico Rossi – è il miglior contributo che possiamo garantire alle nostre imprese per aiutarle a crescere”. “Su un tema come questo sono anche favorevole ad un piano unico nazionale – aggiunge il presidente -. Così come mi piacerebbe che l’accesso ad internet diventasse un servizio di tipo universalistico, come mi dicono è stato fatto in Giappone. Sarebbe un bel principio”.

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie