Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Una Toscana ancora bella, vivace, dinamica, capace di innovazione, tutt’altro che piegata dalla crisi o sopita, come ce la restituiscono alcune immagini dei Macchiaioli. E’ questa la regione che emerge dal libro che il presidente Enrico Rossi ha tratto dal suo recente “Viaggio in Toscana”, il lungo tour che gli ha fatto roccare gran parte del territorio toscano.

Il volume, edito da Donzelli  è composto da una prima parte dedicata a una approfondita  riflessione storica e politica. “Parto dai Medici e dal Rinascimento – ha spiegato oggi il presidente Rossi alla stampa –  e poi affronto il periodo, a mio parere decisivo, dei Lorena, scopro la Toscana come regione di paludi e quindi di bonifiche, lo sviluppo del pensiero fisiocratico e dell’attività dei Georgofili, identifico in Leopoldo il ‘fondatore’ della regione. Poi passo ai giorni nostri, alla rottura definitiva di un percorso storico rappresentato dalla guerra  e dalla lotta di liberazione, con la maturazione in Toscana di una sinistra che fa nascere una nuova classe dirigente, legata ai partiti di massa e in particolare al Pci. Fino ad arrivare a questa legislatura, una delle più difficili della storia repubblicana”
La seconda parte del volume è composta da 26 tappe,  ognuna legata a un luogo visitato e in cui si ritrovano tante cose fatte dalla giunta regionale. In copertina una immagine del nuovo ponte nei pressi di Montevarchi, realizzato dalla provincia di Arezzo, finanziato quasi totalmente con 40 milioni dalla Regione e che sarà pronto entro un anno. “C’è l’intenzione di chiamarlo ponte Leonardo – ha detto Rossi – perché è immerso nel paesaggio descritto da Leonardo nella Gioconda. Il paesaggio tanto ben descritto poi anche da Piero Calamandrei. Certo molto è cambiato da allora però la Toscana è ancora bella, e una delle cose più importanti che abbiamo fatto in questi anni è proprio il Piano del paesaggio, che lo tutelerà anche per il futuro”.
“Ho avuto momenti di vera commozione durante il viaggio – ha detto il presidente -, quando mi sono reso conto del dinamismo delle imprese, dell’equilibrio tra imprenditori e lavoratori, delle capacità dei singoli cittadini. Mi rendo conto delle tante difficoltà e del dramma della disoccupazione, ma la Toscana ha saputo raccogliere la sfida, affrontare gravi problemi come quelli ambientali, o quelli prodotti dai tagli pesanti alla sanità. E’ riuscita a rimettere in moto le sue forze vitali e a produrre una politica attiva, per esempio nei confronti delle multinazionali. In campagna elettorale mi avevano accusato di essere veterocomunista e veteroindustrialista, ma senza la manifattura e l’attenzione della Regione alle politiche industriali il colpo della crisi sarebbe stato ben più forte”.
“Il punto adesso è l’Europa – ha proseguito Rossi – se non si riprendono le politiche di investimenti pubblici non ci sarà crescita economica e i fenomeni di disoccupazione, aumento della precarietà, la povertà e il restringimento delle prospettive di miglioramento individuale saranno destinate ad aggravarsi. La Toscana fa parte di questa partita. Non basteranno gli accomodamenti, ci vogliono sostanziali cambiamenti delle politiche europee”.
Il libro contiene numerosi riferimenti a Machiavelli: “Machiavelli dice che viene il giorno in cui bisogna scegliere chi rappresentare, il popolo o i potenti. Il problema della sinistra oggi  è quello della connessione tra politica e popolo. Matteo Renzi ci sa fare, ma non basta. Si è perso un senso di appartenenza e di rappresentanza di un blocco sociale che ha segnato la storia ancora recente della Toscana. La sinistra deve riprendere quella carica di trasformazione e di riformismo che in Toscana ha profonde radici, in cui colloco anche Renzi. Ho citato anche Berlinguer – conclude il presidente –  e quel suo programma espresso in tre punti: che i partiti cessino di occupare lo stato, che il privilegio venga combattuto e distrutto e che si ponga rimedio alle gravi distorsioni e disparità sociali prodotte dal capitalismo. Un  programma ancora di grandissima attualità”.
I numeri del “Viaggio in Toscana”
Un viaggio fuori dal palazzo, fatto di 26 tappe, 204 incontri, 12mila chilometri percorsi sulla Punto a metano. Lungo questo itinerario il presidente Rossi ha incontrato in otto mesi circa 5000 persone. Il libro “Viaggio in Toscana” , che esce domani 8 luglio in libreria, si compone di 166 pagine, costa 15 euro ed è edito da Donzelli. Il libro è diviso in due parti: una introduzione storico-politica sul riformismo toscano e una cronaca di viaggio in 37 capitoli, più una appendice con le informazioni sulle tappe. Dalla pagina dedicata sul sito di Regione Toscana è possibile accedere alle pagine dedicate al viaggio, dove sono raccolti tutti i materiali prodotti, comunicati stampa, video, foto eccetera.