Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Una grande opportunità per ridisegnare i luoghi in cui viviamo ogni giorno”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega alla ricerca, intervenendo venerdì a Firenze, nel cenacolo di Sant’Apollonia, a “Green Up. A smart city event”: iniziativa crossmediale che – intrecciando parole e immagini, ebook e video – ha presentato un lavoro svolto negli ultimi cinque anni, da oltre un centinaio di studenti e ricercatori – in prevalenza italiani, francesi e tedeschi – sul ripensamento dei centri urbani attraverso un nuovo rapporto, anche “verticale”, cioè in altezza, con il verde.

“Migliorare la qualità della vita – ha notato Stella Targetti – significa anche migliorare i luoghi in cui viviamo, cioè i centri urbani: per farlo non si può che partire da quello che c’è, osservando dunque come gli spazi verdi siano troppo pochi e come troppo spesso non ci sia spazio per crearne di nuovi. Da qui – ha spiegato – il senso di ‘Green Up’: una ricerca, sostenuta dalla Regione Toscana, che apre panorami di un certo interesse anche per l’inclusione sociale”.

A conclusione della giornata è stato proiettato “God save the green”, film documentario che racconta otto storie, nelle periferie di medie e grandi città del nord e del sud del mondo, con persone, singole o associate in piccoli gruppi, impegnate a coltivare ortaggi nei loro fazzoletti di terra: giardini, orti, terrazze, spazi abbandonati nelle città. Si va dagli “eco-guerriglieri” berlinesi (girano, in azioni clandestine, la città per … spargere semi nelle aiuole pubbliche e su terreni abbandonati) al pensionato torinese (sul tetto del suo palazzo, a 20 metri di altezza, coltiva alberi da frutto, ortaggi, piante ornamentali e raccoglie ogni anno quasi 300 kg di frutta e verdura).

 

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie