Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Igienisti dentali e biologi, ingegneri e psicologi, commercialisti e geometri, geologi e podologi, assistenti sociali e farmacisti, veterinari e periti industriali: in tutto sono 30 le associazioni professionali toscane (ordinistiche e non) che questa mattina, a Firenze, hanno firmato un’intesa con Regione Toscana per attivare “tirocini di qualità“.

Un altro gruppo è in attesa del via libera da parte dei rispettivi Consigli Direttivi. Fa così un altro passo in avanti – dopo un analogo protocollo con le Università e le Scuole di Alta Formazione e dopo protocolli simili con categorie professionali e istituti bancari – la collaborazione fra Regione e società toscana in vista della concreta applicazione di una recente legge (la numero 3 del 27 gennaio scorso) che prevede la concessione di contributi pubblici anche a quei professionisti che, nei loro studi o laboratori, attivino tirocini e dunque corrispondano ai giovani le dovute indennità. Ma sentiamo il presidente della Regione, Enrico Rossi.

La Regione Toscana è la prima, in Italia, a siglare un protocollo d’intesa con le rappresentanze regionali delle professioni. E’ anche prevista l’istituzione di un tavolo tecnico tra Regione e rappresentanze professionali con successivi incontri per aree tematiche e ulteriori accordi bilaterali. L’accordo si inserisce nel progetto Giovanisì.

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