Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Sistema regionale della ricerca pubblica e tirocini di qualità: Enrico Rossi, presidente di Regione Toscana, ha questa mattina firmato due protocolli di intesa con gli otto rettori del sistema universitario toscano (le tre Università degli Studi, quella di Siena per stranieri, la Normale Superiore e la Superiore Sant’Anna di Pisa, l’IMT di Lucca e il SUM di Firenze).

Le firme sono state apposte nel corso di una seduta della Conferenza dei Rettori che si è svolta per l’intera mattina in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana. “Apprezzo molto la sinergia con il sistema universitario toscano – ha detto Rossi –  anche perché le Regioni europee che hanno grandi capacità di attrarre investimenti lavorano proprio in questo modo e noi vogliamo essere fra le Regioni migliori d’Europa”.

Sul protocollo per la ricerca, la vicepresidente Stella Targetti (“Sta facendo un grande lavoro”, ha precisato ai giornalisti il presidente Rossi) ha annunciato che l’intero sistema toscano della ricerca pubblica si ritroverà a Bruxelles, a fine novembre, insieme alla Regione Toscana per presentarsi in modo unitario alle direzioni generali competenti dell’Unione Europea.

Ricerca – Il primo protocollo siglato disciplina il rapporto di cooperazione fra Regione Toscana e organismi di ricerca (oltre alle Università, l’intesa sarà presto sottoscritta anche da CNR, ENEA e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

Otto gli obiettivi della collaborazione: monitorare i processi di riorganizzazione dei fondi strutturali per la ricerca in modo da consentire al sistema toscano di prepararsi ai mutamenti futuri; aumentare la capacità della ricerca toscana di presentarsi in modo coordinato sullo scenario europeo attraverso progetti finanziabili; aumentare le probabilità di accesso ai finanziamenti UE; aumentare le ricadute dei progetti finanziati; valorizzare le eccellenze nella ricerca e nell’innovazione toscane; focalizzare le azioni della ricerca toscana in base alle priorità identificate dalla Conferenza regionale per la Ricerca; facilitare l’inserimento di ricercatori toscani in network internazionali; aumentare il valore del potenziale di ricerca toscana facilitando i finanziamenti.

Entro 4 mesi i firmatari si impegnano a definire il modello operativo dell’accordo nonché un piano dettagliato di attività e di iniziative . A tale proposito, è già operativo un gruppo tecnico di lavoro.

Da notare come, in tema di ricerca e innovazione, la Regione Toscana si sia dotata di un’apposita legge (la numero 20 del 27 aprile 2009) in base alla quale è stata costituita una apposita “Conferenza regionale“, operativa dal dicembre 2010. E’ inoltre in corso di potenziamento uno specifico ufficio regionale, a Bruxelles, come “antenna” di raccordo fra il sistema toscano (Università, Scuole superiori universitarie, Enti di ricerca pubblici) e gli attori europei (programmi, progetti, bandi) in tema di ricerca e innovazione.

Tirocini e stage – Con il secondo protocollo, Regione e Università convengono in una cooperazione finalizzata a facilitare (“ciascuno nei rispettivi compiti istituzionali”) l’attuazione della “Carta dei Tirocini e Stage di qualità in Regione Toscana”).

Si tratta di un documento, voluto da Regione Toscana nell’ambito del progetto “Giovanisì“, che intende ovviare all’uso distorto dei tirocini formativi e di orientamento in modo da garantire, ai giovani beneficiari, quelli che sono i loro diritti.

Università e Scuole di Alta formazione si impegnano, in particolare, a utilizzare le modalità indicate nella “Carta” per i rispettivi tirocini formativi e di orientamento da avviare per i soggetti laureati. Presso gli uffici di “job placement” del sistema universitario toscano, inoltre, sarà favorita la conoscenza e l’operatività della “Carta” mentre Università e Scuole di Alta Formazione garantiscono che anche i tirocini formativi presso le loro strutture si svolgeranno con le modalità operative definite nella “Carta”.

La “Carta dei tirocini e stage di qualità in Regione Toscana”, approvata dalla Giunta Regionale, contiene elementi specifici finalizzati a garantire i diritti dei giovani frequentanti tirocini e stage. Fra questi: la nomina effettiva di un tutor responsabile, le garanzie sulla durata temporale della misura di accompagnamento al lavoro definita “tirocinio”, gli obblighi assicurativi contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile verso terzi, i trattamenti economici dei giovani tirocinanti, la effettiva registrazione nei libretti formativi delle competenze acquisite, l’impossibilità che i tirocinanti possano essere utilizzati per sostituire – ad esempio – personale nei periodi di malattia, maternità, ferie e l’obbligo per l’impresa ospitante di essere in regola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Protocollo di intesa fra la Regione Toscana, le università toscane e le scuole di alta formazione toscane per l’attivazione di tirocini e stage di qualità in regione Toscana (file .pdf)

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Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie