Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Via libera all’offerta regionale di istruzione e formazione professionale che potrà partire, in Toscana, dall’avvio dell’anno scolastico 2011-2012. La giunta ha approvato gli indirizzi per organizzare i percorsi triennali, destinando un finanziamento di oltre 10 milioni di euro.

“Abbiamo dovuto riorganizzare il sistema di istruzione e formazione professionale regionale – spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – alla luce della riforma dell’istruzione superiore voluta dal governo, che non ha compiuto quello che, a nostro modo di vedere, doveva essere un atto fondamentale, cioè il passaggio alle Regioni degli istituti professionali. Questo passaggio mancato, ha determinato il rischio di una duplicazione degli interventi e di una progressiva dequalificazione degli istituti professionali a vantaggio dei tecnici. La scelta della Regione Toscana va nella direzione di scongiurare questi rischi e salvaguardare le competenze dell’istruzione professionale, attraverso una forte integrazione fra livello regionale e livello statale”.

La Regione ha ridisegnato il sistema in coerenza con le scelte strategiche da sempre sostenute, facendo particolare attenzione all’integrazione del sistema dell’istruzione con quello della formazione professionale, garantendo un’offerta univoca, finalizzata, al termine dei tre anni, al rilascio delle qualifiche professionali definite secondo standard regionali.

Due i canali previsti. Il primo, che vede un ruolo complementare da parte delle scuole, si svolge all’interno degli istituti professionali e consiste nella possibilità di acquisire una qualifica professionale regionale, dopo aver superato il terzo anno dei percorsi avviati presso gli istituti statali. L’acquisizione della qualifica può comunque consentire, a chi lo voglia, di continuare il percorso quinquennale fino al raggiungimento del diploma. Per questo canale il finanziamento regionale è di 4 milioni e mezzo di euro.

Il secondo canale riguarda coloro che, invece, non sono più nella scuola e che potranno comunque conseguire la qualifica frequentando i corsi di formazione professionale organizzati dalle Province. “Per realizzare questo percorso- precisa Simoncini – abbiamo messo a disposizione 6 milioni di euro in modo da coprire capillarmente il territorio regionale perchè consideriamo molto importante , offrire a tutti i giovani che hanno abbandonato gli studi un’opportunità formativa in vista dell’inserimento nel mercato del lavoro”.

Gli indirizzi approvati dalla giunta garantiranno identici standard, qualità e requisiti del personale docente nei due canali.

“E’ stata una scelta precisa della Regione Toscana – sottolinea l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, che oggi ha incontrato i sindacati della scuola – quella di attuare i percorsi triennali all’interno della scuola, in particolare degli istituti professionali, che rilasceranno qualifiche in regime di sussidiarietà secondo un modello integrato. E’ importante anche la possibilità, prevista per i ragazzi che ottengono la qualifica, di proseguire il ciclo di studi quinquennale fino al diploma. Tutto questo nel rispetto dell’autonomia delle scuole, che faranno la programmazione didattica e la ripartizione degli orari. Per la prima volta abbiamo armonizzato l’offerta triennale anche con il sistema di formazione professionale gestito dalle Province”.

Ma il processo avviato con la delibera approvata dalla giunta non è concluso. “E’ solo il primo passo – avverte l’assessore – per un riordino complessivo che entrerà a regime dopo l’approvazione da parte del consiglio regionale del piano integrato per istruzione formazione e lavoro. A regime, accanto alla formazione professionale gestita dalle Province e a quella legata alle scuole, si prevederà anche la creazione di strutture ad hoc all’interno dei distretti produttivi, dedicate a ben precise specializzazioni”.

Comunicato stampa Toscana Notizie, di Barbara Cremoncini