Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Il diritto al lavoro, ad un lavoro qualificato e tutelato, è una delle direttrici fondamentali di Giovanisì. Vogliamo favorire e promuovere l’autoimpreditorialità giovanile, e in questa direzione va la legge che è operativa dal 15 dicembre Per promuovere l’ingresso nel mondo del lavoro in maniera stabile valorizzando le competenze dei giovani abbiamo anche attivato da tempo gli incentivi per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro a tempo determinato e per l’assunzione di laureati che da quest’anno abbiamo allargato anche ai dottori di ricerca. Vogliamo anche combattere lo sfruttamento dei giovani toscani: è quanto si prefigge il regolamento dei tirocini che abbiamo attivato da giugno e che mi auguro diventerà legge entro fine gennaio, aggiungendosi alle iniziative a sostegno dei lavoratori atipici”.

Lo ha detto oggi pomeriggio a Livorno l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, aprendo i lavori del IV Workshop Tavolo Innovazione del Comune, incentrato sul tema “Un patto con i Giovani per il lavoro”. L’assessore ha fatto il punto sugli strumenti attivati dalla Regione Toscana per i giovani, il cui asse portante è il “Progetto Giovanisì”, con le sue tre priorità: autonomia dei giovani, valorizzazione delle competenze sostenendo i percorsi di studio e di formazione, promozione dell’occupazione giovanile.

“Si tratta di un progetto – ha sottolineato Simoncini – sul quale, in una fase storica in cui abbiamo dovuto apportare tagli pesanti al nostro bilancio, abbiamo invece spostato ingenti risorse per un totale di 300 milioni di euro, nella consapevolezza che il futuro della Toscana e lo sviluppo della nostra regione potranno esserci solo se sapremo investire sul grande patrimonio di conoscenze e di talenti rappresentato dai ragazzi e ragazze toscani”.

“La componente giovanile – ha proseguito l’assessore – purtroppo costituisce, insieme a quella femminile, l’anello debole del mercato del lavoro su cui la crisi si è accanita, con una perdita davvero grave in termini di qualità, propensione all’innovazione e dinamismo del nostro sistema produttivo. E proprio per fronteggiare questa emergenza abbiamo pensato ad uno strumento come la legge per l’imprenditoria giovanile e femminile (e per i lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali) in grado di riaprire un canale fra loro e il mercato del lavoro e di concentrare risorse adeguate sulle eccellenze, sui talenti, investendo di più e meglio sul capitale umano”.

Fino al 30 aprile 2015 sarà possibile presentare le domande di accesso alle agevolazioni previste dalla Regione Toscana per facilitare l’avvio di nuove imprese e l’attività imprenditoriale di giovani fra 18 e 40 anni (finora il limite era di 35 anni). Per allargare il bacino dei beneficiari i contributi non saranno più in conto capitale, ma sono previste nuove tipologie di finanziamento fra loro cumulabili, e le nuove imprese potranno collocarsi in quasi tutti i settori produttivi (e non solo in quello dell’alta tecnologia). Per l’assistenza e la consulenza Fidi Toscana ha predisposto (oltre al portale www.fiditoscanagiovani.it) 8 sportelli informativi in tutto il territorio regionale.

Comunicato stampa di Lorenza Pampaloni, Toscana Notizie