Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Lo scorso 13 agosto, il Governo ha emanato il D.L. n.138 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.188 del 13/08/2011) con il quale, all’articolo 11 rubricato “Livelli di tutela essenziali per l’attivazione dei tirocini”, ha disciplinato al comma 1 l’attivazione dei tirocini prevedendo che possono essere attivati solo nei confronti dei neodiplomati e dei neolaureati per una durata massima di sei mesi, proroghe comprese, entro e non oltre dodici mesi dal conseguimento del relativo titolo di studio, definendo deroghe per specifiche tipologie di soggetti svantaggiati (leggi anche la Circolare tirocini sul decreto legge 138 emessa dalla Direzione Generale competitività del sistema regionale e sviluppo delle competenze – Area di coordinamento, formazione, orientamento e lavoro della Regione Toscana).

Di seguito pubblichiamo l’intervento dell’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini

“Le disposizioni sui tirocini formativi contenute nella manovra di ferragosto, così come previste non sono accettabili e rischiano di determinare ricadute negative per un loro corretto utilizzo”.

Lo afferma l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini nel suo ruolo di coordinatore degli assessori regionali al lavoro, ha scritto al ministro Maurizio Sacconi, chiedendo un incontro urgente per approfondire la questione prima che termini l’iter parlamentare per la conversione in legge del decreto.

“La Toscana – afferma l’assessore – che ha fatto una battaglia d’avanguardia in merito ai tirocini e ha posto le basi per arrivare a una legge entro l’anno che riconosca loro la funzione primaria di arricchimento delle competenze personali e di orientamento al lavoro evitandone un uso distorto come è avvenuto in questi ultimi due anni, non condivide quanto previsto sull’argomento dal decreto legge del 13 agosto”.

L’aver previsto, salvo i casi del disagio sociale, la riduzione dell’uso ai solo neo laureati e neo diplomati e entro un anno dal conseguimento del titolo, è secondo Simoncini “una limitazione eccessiva e sbagliata”.

“Peraltro – aggiunge – la manovra del Governo interviene in un ambito che è di competenza esclusiva delle Regioni e sul quale avevamo concordato che si sarebbe definito un documento congiunto tra regioni, parti sociali e governo, oggi del tutto inficiato dall’intervento governativo. Pertanto se non vi saranno modifiche sostanziali al decreto, come Regione Toscana faremo ricorso alla Corte Costituzionale”.

Invece di vincoli rispetto al tempo dal raggiungimento del titolo sarebbe più opportuno introdurre un limite di età e un vincolo a sostenere un unico tirocinio formativo da parte del singolo soggetto. “Su questa linea – dice ancora Simoncini – sollecitiamo il governo e le forze politiche ad intervenire per modificare il decreto e per tutelare le competenze regionali, riportando al tavolo congiunto per le linee guida il confronto sui tirocini”.

In queste ore e nelle more della discussione in parlamento è stata peraltro emessa una circolare regionale che, richiamando tutti i vincoli introdotti dalla “Carta dei Tirocini della Toscana” concordati con organizzazioni sindacali e associazioni di imprese, fa già presente che ai sensi del decreto 138 i nuovi tirocini dovranno riguardare, come prevede la manovra, esclusivamente neo diplomati e neo laureati entro un anno dal titolo di studio.

Comunicato stampa di Lorenza Pampaloni, Toscana Notizie

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