Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Perché in Toscana e non altrove? “Per la gentilezza e l’accoglienza calorosa delle istituzioni, per la bellezza dei luoghi anche, ma soprattutto per l’alta qualità della formazione universitaria e della ricerca che la Toscana può vantare”. Il direttore della giapponese Yanmar Hiroshi Kanda spiega perchè l’azienda che produce motori e macchinari per l’agricoltura e le costruzioni ha scelto di aprire a Firenze il proprio centro di ricerca in Europa, il terzo nel mondo. E sono tre buoni motivi che lasciano davvero ben sperare per il futuro. “I conti si fanno alla fine – prende le misure il presidente della Toscana, Enrico Rossi – Ma la scelta della Yanmar dimostra che esistono potenzialità importanti e spazi per il futuro nella nostra regione: anche per i giovani”. Il centro inaugurato oggi apre infatti con sei ingegneri assunti. Ma nel giro dei prossimi anni, ha spiegato l’azienda, potrebbero diventare venti. Si occuperanno di motori diesel, ma anche di rinnovabili e design dei macchinari agricoli.

La Toscana insomma può essere ancora terra capace di attrarre investimenti. “Abbiamo partecipato ad una selezione internazionale agguerrita” ricorda il presidente Rossi. Una selezione che è iniziata due anni fa, ma che è entrata nel vivo l’anno scorso. “Abbiamo gareggiato con Parigi – prosegue sempre il presidente della Regione -, con la Westfalia e la Sassonia in Germania, con Vienna in Austria e con la Cecoslovacchia. Ma alla fine i giapponesi hanno scelto Firenze e la Toscana. Abbiamo tre vantaggi: un territorio dove si vive bene, una grande capacità e qualità manifatturiera, un alto profilo formativo. E su questi tre aspetti dobbiamo puntare”. Lavorando magari in squadra. Per Giuseppe Arcucci, direttore della ‘business unit’ ed attrazione degli investimenti di Invitalia, è infatti questa la carta vincente. Almeno lo è stata nei rapporti con la Yanmar e lo sottolinea durante la conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze in cui stamani è stato presentato il nuovo centro di ricerca poi inaugurato nel pomeriggio. Per Andreina Guerrieri, direttore dell’ufficio dell’Istituto per il commercio estero a Firenze, a favore hanno giocato anche i rapporti commerciali consolidati tra Giappone e Italia.

I giapponesi si aspettano molto da questo progetto. “Porterà buoni frutti – dice il direttore Kanda – e non solo all’azienda ma anche alla ricerca in Toscana”. “Collaboreremo con tutte le università della regione” spiegano il neo presidente del centro Shiji Shiokazi e il capo della ricerca dell’intero gruppo, Minoru Okubo. “La nostra regione e Firenze hanno una tradizione secolare di contatti internazionali e di apertura al mondo e questa caratteristica sarà ancora più rafforzata da questo importante accordo” annota Rossi. “E’ il primo investimento che presentiamo da quando abbiamo creato in Regione uno speciale ufficio per l’attrazione degli investimenti – conclude– Qualche settimana fa Eli Lilly ha annunciato un altro investimento di 82 milioni di euro, destinato a raddoppiare la produzione di insuline nello stabilimento toscano. Lavoriamo perché altri accordi del genere possano maturare: velocemente”.

Comunicato stampa Toscana Notizie di Walter Fortini

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