Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

impresa_06La giunta regionale toscana ha approvato le linee guida per l’accreditamento degli incubatori di impresa e le start up house, ovvero quelle infrastrutture individuate come le più adatte per porsi come anello di congiunzione tra ricerca ed aziende, capaci di favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali ed accompagnare e facilitare quella delicata fase che è l’avvio dell’attività di impresa, fornendo uno spazio appropriato ed attrezzato assieme a tutti i servizi utili e necessari.

La delibera è stata approvata nel corso dell’ultima Giunta. Gli incubatori di imprese nascono come rete regionale otto anni fa, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di buone prassi e far attività di scouting. Se ne contano una dozzina. Le start up house sono invece un progetto pilota che risale al 2015 promosso nell’ambito del progetto Giovanisì, per offrire appunto una casa a quelle ‘nuove aziende’, spesso fondate e dirette da giovani imprenditori, che nascono da un’idea e cercano sviluppo e fondi sul mercato, potenzialmente capaci di crescere e aumentare in modo esponenziale dimensioni e giro di affari. “La Toscana nel 2015 era la prima regione in Italia per spin off, ovvero quelle imprese nate per iniziativa di ricercatori, professori o neo laureati all’interno di progetti di ricerca accademici, ma era solo sesta per start up, capaci invece di incidere con più forza sullo sviluppo dei sistemi economici. Lo sforzo della giunta è teso a farle dunque crescere, per essere più competitivi” commenta l’assessore alle Attività produttive Stefano Ciuoffo.

Incubatori e start up house toscane per essere essere accreditati dovranno fornire servizi immobiliari di base e servizi di accompagnamento e tutoraggio. Le domande potranno essere presentate solo per via telematica attraverso il portale di Sviluppo Toscana spa, tra il 1 febbraio e il 31 marzo 2017.

 

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie