Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

ITS istituti tecnici superioriLa scommessa è far crescere ancora di più i poli tecnico professionali, ovvero quelle reti formalizzate tra soggetti pubblici, scuole, imprese, chi fa formazione in genere e istituti tecnici superiori, a cui si può accedere dopo la maturità in alternativa all’università. In Toscana i poli tecnici professionali contano, da due anni, già venticinque esperienze, declinate in cinque temi e specializzazioni e con almeno un esempio in ciascuna delle dieci province. “La Regione ci crede – sottolinea l’assessore all’istruzione Cristina Grieco – e non si limita ad elaborare linee guida ma investe anche risorse”. Si tratta di oltre 6 milioni e 100 mila euro di fondi europei nel settennato dal 2014 al 2020, più del triplo del precedente programma, con i primi bandi che arriveranno a settembre. Se n’è parlato oggi nel corso di un seminario che si è svolto a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione, a cui erano invitati i vari attori dei territori.

“I poli tecnico professionali – spiega l’assessore Grieco, dirigente scolastico fino all’anno scorso – sono il contenitore privilegiato per più azioni: per riorientare e rimotivare gli studenti e dunque uno strumento di prevenzione rispetto alla dispersione scolastica, per far sì che l’alternanza scuola-lavoro non sia solo un adempimento burocratico ma un’occasione d’arricchimento, per un miglior collegamento con il mondo del lavoro e far meglio conoscere gli istituti tecnici superiori, ancora poco conosciuti”.

La parola d’ordine è chiara: ridurre quel divario che ancora esiste tra ciò che le imprese e il sistema economico richiede e quello che i ragazzi appena usciti dalla scuola possono offrire, con un orientamento anche all’auto-imprenditorialità e a metter dunque su bottega, come si sarebbe detto un tempo, per chi è naturalmente predisposto. Tra i vari strumenti che la Toscana mette in campo c’è anche il progetto “Giovanisì“, tenuto a battesimo sei anni fa e cresciuto nel tempo.

La scuola in Italia (e in Toscana) ha cambiato pelle più volte negli ultimi anni: dalla licealizzazione delle scuole professionali, è stato sottolineato nel corso del seminario con una battuta, si è passati alla ‘professionalizzazione’ anche dei licei. “Il fatto – ha concluso l’assessore – è che viviamo un mondo in continuo cambiamento. Per questo l’importante è soprattutto imparare ad imparare: anche con l’alternanza scuola-lavoro”.

 

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie