Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

BambiniScuolaIl progetto Scuole Senza Zaino in Toscana, nato a Lucca da una intuizione pedagogica di Mario Orsi nei primissimi anni 2000, è stato presentato alla Regione nel 2012 ed approvato dalla Giunta regionale lo stesso anno prevedendo un finaziamento annuo di 50mila euro, in compartecipazione con le scuole della rete, dedicati alla formazione dei docenti e dei formatori nonché alla produzione di materiali informativi.  L’istituto comprensivo G.Mariti di Fauglia (PI), in qualità di capofila della rete nazionale delle Scuole Senza Zaino, ha promosso e sostenuto l’incremento delle scuole toscane fino a raggiungere la quota “cento scuole”.
 
“La scuola toscana si dimostra ancora una volta modello esemplare, capace di creare situazioni esportabili a livello nazionale come dimostra il fatto di essere citata per Senza Zaino anche  nel decreto sulla Buona Scuola – ha affermato stamani la assessore all’istruzione Cristina Grieco nel corso di una presentazione alla stampa del progetto insieme ad una delle coordinatrici Iselda Bardini -. Oggi lanciamo anche il bando per la creazione del logo di Scuola Senza Zaino, che sarà anche un marchio di qualità che sarà attribuito solo alle esperienza inserite correttamente nei protocolli progettuali. Un concorso riservato ai giovani, singolarmente o in gruppo,  che studiano in Toscana negli istituti con indirizzo grafico e artistico per stimolare la creatività e usare tutte le energie creative dei giovani artisti toscani”. Il concorso grafico, le cui domande dovranno essere presentate entro il prossimo 18 dicembre, riserverà un premio di 800 euro al vincitore .

Ad oggi il modello Senza Zaino in Toscana viene applicato in 48 plessi della scuola dell’infanzia, 54 della scuola primaria e 7 della secondaria, per un totale di 109 scuole e 37 istituti coinvolti. Tali scuole vengono puntualmente seguite dai responsabili di zona – membri del gruppo promotore di Senza Zaino – e dai docenti formatori, che garantiscono percorsi di formazione, visite e audit esterni, momenti di verifica dei requisiti sia per l’ammissione che per l’attuazione del Modello. L’albo dei formatori toscani attuale garantisce l’operatività di 20 formatori “senior”, che hanno svolto due livelli di formazione specifica, e 40 formatori “junior”, al primo livello di formazione.

Nelle scuole coinvolte non si usa lo zaino, ma una semplice valigetta per i compiti a casa; lo zaino non è necessario perché gli ambienti sono già organizzati. Nelle classi devono trovarsi schedari, computer, giochi, enciclopedie, libri, materiali per scrivere e ascoltare, disegnare e dipingere, modellare e costruire, registrare e riprodurre, strumenti didattici per le varie discipline di studio, materiali di cancelleria. Inoltre vengono attrezzati gli spazi per i piccoli gruppi, che formano la base del metodo didattico, con tavoli, angoli, pedane, mobili a giorno, archivi, pannellature. Tutto ciò serve per  un apprendimento efficace che basato sul metodo del  Global Curriculum Approach (approccio globale al curricolo).

 

Comunicato stampa di Dario Rossi, Toscana Notizie