Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Per i prossimi sette anni la Toscana potrà guardare al suo futuro contando su 732 milioni di euro di dotazione del Programma operativo toscano del Fondo sociale europeo. Sono risorse in buona parte destinate alla crescita sostenibile e all’occupazione dei giovani. Il programma 2014-20 ha avuto il via libera dalla commissione Ue il 12 dicembre scorso.

La Regione Toscana è stata una delle prime regioni ad inviare i programmi alla Commissione Ue a pochi giorni dall’approvazione dell’accordo di partenariato. Il programma operativo toscano (che oggi è stato presentato ufficialmente al Palacongressi di Firenze un’affollata platea di circa 800 persone) può contare, rispetto alla precedente programmazione, su circa 70 milioni di euro in più.

Si tratta di risorse preziose che, sommate ai circa 800 milioni destinati alla Toscana dal Por Fesr (il cui lancio ufficiale sarà domani, martedì 24 marzo, al Palaffari – vedi la news), costituiscono la principale leva di sviluppo di qui ai prossimi anni, su cui la Toscana si gioca la carta della ripresa.

Anticipazione In attesa che si compisse un percorso che ha subito ritardi a livello Ue, la Regione Toscana, prima nel panorama nazionale, non ha aspettato l’arrivo effettivo dei fondi ed ha, come noto, deciso di anticipare 82 milioni dal suo bilancio. Queste risorse, sul fronte del Fse, hanno permesso di mettere subito in cantiere interventi per garantire, in una fase delicatissima per l’occupazione, la continuità dei servizi per l’impiego.
Grazie a queste risorse si sono inoltre messi in cantiere interventi innovativi come quello per il coworking, sono stati finanziati bandi per i tirocini curricolari, il rafforzamento dei percorsi universitari in collegamento con il mondo del lavoro, incentivi per l’occupazione, le borse Pegaso per dottorati di ricerca internazionali, i Corsi di istruzione e formazione professionale, i buoni servizio per conciliare tempi di vita e di lavoro (Misure all’interno del progetto Giovanisì). I programmi sono dunque già partiti. Il via libera definitivo da Bruxelles permette ora di partire con la piena operatività.

Una strategia innovativa Con il Por Fse 2014-2020,la Regione Toscana ha fatto precise scelte di campo, orientando interventi e risorse nei settori individuati come trainanti dello sviluppo: innovazione e competitività del sistema produttivo, crescita sostenibile, qualificazione e occupazione dei giovani. Il focus per i prossimi anni sono, appunto, i giovani. La scelta della Toscana è netta: i giovani sono la priorità delle priorità ed è sulle politiche a favore dei giovani che si concentra il 35 per cento delle risorse, pari a oltre 255 milioni di euro in sette anni.

Dotazione finanziaria La dotazione finanziaria complessiva del Por Fse 2014-2020 è di 732.963.216 euro. Di questi 366.481.608 sono a carico dell’unione Europea; 256.537.126 a carico dello Stato e 109.944.482 della Regione.

Occupazione: con una dotazione di oltre 380 milioni di risorse, pari al 52,2% del programma. Serviranno fra l’altro a finanziare incentivi per assunzioni o stabilizzazioni di contratti di lavoro (17 milioni),a finanziare voucher per sostenere l’autoimprenditorialità tramite il coworking, informazione e orientamento (50 milioni), lavori di pubblica utilità (con interventi mirati per le aree di crisi). E ancora a tirocini (66 milioni), orientamento, percorsi di apprendistato professionalizzante, istruzione e formazione professionale (38 milioni), alternanza scuola-lavoro (6,5 milioni) e si sommeranno alle risorse per il funzionamento dei centri per l’impiego, per gli incentivi per l’occupazione, agli specifici incentivi per le donne, che sono comunque un tema trasversale ai Por.

Inclusione sociale e lotta alla povertà, con più di 146 milioni (20% del totale). Serviranno, fra l’altro, per sostenere l’accesso ai i servizi per la prima infanzia nei periodi di sospensione delle attività (29,3 milioni), per i bonus per i servizi per la prima infanzia (10,9 milioni) o per l’assistenza ad anziani e disabili (32,9 milioni).

Istruzione e formazione, con risorse per oltre 168 milioni (23%) che serviranno, fra l’altro, a ridurre la dispersione scolastica, migliorare il successo formativo dell’istruzione universitaria, per la formazione finalizzata al reinserimento lavorativo (31,5 milioni), per la formazione finalizzata a ottenere qualifiche professionali (38 milioni).

Fra i bandi già finanziati grazie all’anticipazione, quelli per i tirocini curricolari, extracurricolari, e praticantati (8 milioni di risorse in anticipazione), i bandi per sostenere il coworking (200 mila euro), l’Istruzione e Formazione Professionale (circa 2 milioni) – Misure all’interno del progetto Giovanisì. Il nuovo Por Fse insiste sul tema della formazione e, fra le altre, prevede iniziative per la formazione e l’adattamento degli imprenditori. Una misura essenziale per il rilancio dello sviluppo e del sistema di piccole e medie imprese, alle prese con problemi di adattamento e riposizionamento competitivo rispetto alle mutate realtà dell’economia.

Al nuovo programma Fse sono legati i temi della riforma della formazione e della gestione dei servizi per il lavoro, attraverso l’agenzia regionale per il lavoro, come anche Garanzia Giovani, che si pone in maniera sinergica e complementare al nuovo Por.

Capacità istituzionale e amministrativa, poco meno di 6 milioni (0,8%) per questo asse dedicato al miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione.

Assistenza tecnica, l’asse si occupa di monitoraggio, valutazione, controllo, informazione e pubblicità, con una dotazione di circa 29 mila euro.

Risultati del programma 2007-2013 Al 31 dicembre scorso, a fronte di circa 660 milioni di risorse programmate, si registra un livello di impegni pari a oltre 637 milioni (96,6% del totale). Le spese sono pari a quasi 568 milioni (86,1% del totale). I progetti avviati sono 58.622 e 53.069 quelli già conclusi. 268.660 i beneficiari dei progetti avviati e 249.504 quelli dei progetti conclusi. Le donne rappresentano il 54% del totale dei beneficiari mentre i giovani 15-29 sono il 35%.

Grazie al Fondo sociale europeo è stato possibile, fra l’altro, far partire il progetto Giovanisì, partito nel 2011, ha raggiunto oltre 136.500 mila giovani per un investimento complessivo di 400 milioni di euro, in parte finanziato proprio da risorse Fse 2007-13. In particolare, con questo progetto, la Toscana è stata la prima regione a rendere obbligatoria per legge una retribuzione ai tirocini, cofinanziandola in gran parte con proprie risorse. Grazie alle risorse Fse si è potuto anche dare incentivi per giovani laureati e ricercatori, finanziare la formazione a distanza con il progetto Trio, avviare la legge per imprese di giovani e donne, iniziative a favore di studio e formazione (borse di studio e contributi mobilità per studenti universitari e delle scuole superiori, corsi di formazione tecnica superiore, corsi di formazione e istruzione professionale, voucher per percorsi di alta formazione in Italia e all’estero, assegni di ricerca, borse Pegaso per dottorandi, incentivi alla mobilità transnazionale di studenti, lavoratori, imprenditori.

Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie

 

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