Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

officina meccanica4 scuole, 13 aziende private, tre agenzie formative e una forte rappresentanza di associazioni datoriali: in tutto 23 soggetti che da qualche mese hanno stretto una alleanza, sul territorio pistoiese, per dar vita a un Polo Tecnico Professionale (PTP): uno dei 25 operanti in Toscana e uno fra quelli che, sulla scia di una particolare vocazione del territorio sia nella pianura che nella sua montagna, tra le filiere possibili ha scelto quella legata alla meccanica.

A questa realtà, che ha sede presso il “Silvano Fedi-Enrico Fermi”, istituto tecnico e tecnologica statale di via Panconi con funzioni di capofila, ha fatto visita questa mattina Emmanuele Bobbio: l’assessore regionale con deleghe a Istruzione e Cultura ha concluso il suo “tour” in una rappresentanza dei 25 PTP costituiti in Toscana. Ricevuto dal dirigente dell’istituto scolastico capofila, Paolo Bernardi, Bobbio ha preso contatto con i rappresentanti dei soggetti partner e ha anche visitato i laboratori integrati della scuola.

Oltre al “Fedi-Fermi”, gli istituti scolastici uniti nel PTP pistoiese sono il “Sismondi-Pacinotti” di Pescia, il “Pacinotti” di Pistoia e l’Omnicomprensivo di San Marcello. La rappresentanza dei datori di lavoro è affidata alle strutture pistoiesi di Confartigianato, CNA e Assoindustriali mentre le tre agenzie formative coinvolte sono Cesat di Pistoia, Sophia di Prato e Servindustria di Pistoia. 12 le aziende private che completano il partenariato: Officine Gorgeri, Nuova IT, AZ Giannetti, Argos Engineering, Elfi, Termoidraulica Corrieri, Niccolai Costruzioni Meccaniche, Il saldatore, Rete Tecnologica Toscana, Cima Impianti, Landucci, CRM, MDM Lab.

25 i PTP costituiti in ogni provincia toscana (rispettivamente 4 a Pisa, Livorno, Firenze; 3 ad Arezzo; 2 a Prato, Siena, Pistoia, Lucca; 1 a Grosseto e Massa): si tratta di una nuova formula organizzativa che unisce in rete scuole e imprese con l’ambizione, in stile nordeuropeo, di innovare l’offerta formativa tecnico-professionale favorendo sinergie sempre più strette fra istruzione, formazione e lavoro.

“Ogni anno – sottolinea Bobbio – in Toscana 17 studenti su 100 abbandonano la scuola senza aver raggiunto un titolo di studio: un dato, di evidente gravità, poco inferiore a quello medio italiano ma comunque ben distante dell’obiettivo europeo (fissato, per il 2020, al 10%, ndr). In cifra assoluta sono 6.000 fra ragazze e ragazzi che ogni anno spariscono dalla cartina delle nostre scuole. Una sconfitta per tutta la comunità”. La maggior parte degli abbandoni avviene negli istituti tecnici e, soprattutto, nei professionali: proprio per ricostruire il rapporto scuola/territorio e per tornare a far dialogare aule scolastiche e laboratori produttivi la RegioneToscana ha scelto il modello dei PTP. Il bando, aperto la scorsa estate, si è chiuso con la creazione di 25 “poli” sull’intero territorio, distribuiti in 5 diversi ambiti formativi (meccanica, nautica, sistema moda, agribusinnes, turismo e beni culturali) e a cui partecipano più di 100 scuole, circa 60 agenzie formative e oltre 200 imprese.

“Uno spazio comune – commenta Bobbio – che scuole e imprese dei singoli territori condividono e che possono riempire di opportunità, uno snodo essenziale per cambiare la faccia all’intero sistema di istruzione e formazione cambiando la vita a migliaia di giovani e aiutando lo stesso sistema produttivo a vincere sfide sempre nuove. Ho potuto constatare – conclude l’assessore –  il deciso interesse delle aziende pistoiesi e la consapevolezza su come la forte sinergia tra scuole e imprese possa aiutare la formazione di futuri lavoratori con competenze tali da poter essere, al momento dell’uscita dalla scuola, subito spendibili nel mercato del lavoro”.

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie