Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Ttoscana weboscani più connessi e digitali. E’ la fotografia che esce dal rapporto 2014 sulla società dell’informazione e della conoscenza in Toscana, appena pubblicato dall’ufficio Statistica della Regione e scaricabile dal sito dell’ente.
I numeri sono quelli del 2013, il confronto è con il 2012 e raccontano come le famiglie che usano internet da casa siano in crescita: sono un po’ più di sei su dieci in tutta la regione, il 62,2 per cento per la precisione contro il 55,8 dell’anno precedente. L’Adsl è invece usata dal 66,4% di quanti accedono ad internet. I progressi in un anno non sono grandissimi ma cresce (e di gran lunga) chi usa altri tipi di banda larga altrettanto veloce, come il wi-fi, che fa un balzo non indifferente dal 30 ad oltre il 45%.

Pubblica amministrazione on line virtuosa
La Regione sta gettando semi per un sistema ancora più aperto ed evoluto, ma la Toscana che utilizza internet e lo fa per dialogare anche con la pubblica amministrazione ppare una Toscana in buona salute. La Toscana registra così primati positivi. La pubblica amministrazione toscana usa infatti in modo diffuso soluzioni open source che riducono i costi: lo fa il 58 per cento degli enti pubblici contro il 41% a livello nazionale. La pubblica amministrazione toscana svetta per la dotazioni di strumenti di videoconferenza, che non sono un vezzo ma consentono di ridurre tempi e spostamenti: ne sono muniti il 41% delle istituzioni, contro appena il 18 per cento in tutta Italia. La Toscana è anche la regione in cui la pubblica amministrazione utilizza più frequentemente i social network per raggiungere gli utenti: avviene nel 51 per cento dei comuni contro il 28 per cento della media nazionale.

La ‘rivoluzione’ di Open Toscana
“Nei mesi scorsi abbiamo deciso di puntare con ancora più decisione sui servizi on line e sulle nuove tecnologie che servono a semplificare la vita al cittadino e alle imprese –  racconta l’assessore ai sistemi informativi Vittorio Bugli nell’introduzione -. Lo abbiamo fatto con Open Toscana, open.toscana.it, uno spazio e un luogo virtuale unico da cui accedere oggi ai servizi della Regione e domani dell’universo più vasto della pubblica amministrazione”. Uno spazio aperto, da costruire insieme anche con chi di innovazione vive, a partire dalle tante start up che animano la Toscana e senza paura di contaminarsi. Uno spazio facilmente accessibile anche da smartphone e tablet, che i cittadini sempre più di frequente utilizzano per navigare e stare sul web, per incontrarsi sui social media, per fare acquisti e prenotare viaggi.

Un internauta su due utilizza i social
Dal rapporto emerge come i toscani, al pari di quasi tutti gli italiani, abbiano per lo più un’alfabetizzazione informatica di base. Netta rimane la divisione tra nuove e vecchie generazioni. Chi naviga ed usa internet ha in genere meno di 54 anni: i giovani tra 20 e 24 navigano praticamente quasi tutti. Usa di più internet chi ha studiato o ha un lavoro da impiegato e dirigente. Un toscano su tre sul web telefona e fa anche videochiamate, ma la principale attività degli internauti (otto su dieci) rimane l’uso della posta elettronica. Uno su due utilizza i social. Il 36 per cento, in crescita di un quinto, utilizza i servizi bancari on line, il 31 per cento (nel 2012 era il 28) consulta i siti della pubblica amministrazione. Un po’ meno ma con un aumento ancora più accentuato – il 27 e 16 per cento – dai siti della Pa scarica i moduli e li invia direttamente attraverso la rete: una percentuale ancora bassa che risente per lo più della necessità di avere una casella di posta elettronica certificata. Si compra anche on line: lo ha fatto nel 2013 il 47,2 per cento dei toscani, l’anno prima erano stati il 37 per cento.

Accessi più veloci e gli investimenti della Regione
Alla pubblica amministrazione on line i cittadini chiedono comunque di migliorare. Il 37,2 per cento di quanti hanno visitato i loro siti denuncia infatti informazioni poco chiare, insufficienti o non aggiornate. Si tratta di una percentuale non trascurabile. Il 24,3 per cento lamenta problemi tecnici dei siti e un quinto la mancanza di un servizio di assistenza,on line o off line. Ultima pecca la velocità di connessioni: preponderanti, sette su dieci, sono ancora le connessioni più lente, quelle al di sotto dei 10 Mbit per secondo. Vale anche per le aziende.
“Ma la Regione Toscana – conclude Bugli nell’introduzione – sta investendo anche sulle infrastrutture e la banda larga e ultra-larga. Lo facciamo oltre le nostre competenze, consci che senza una connessione ad internet che sia sufficientemente diffusa e veloce il resto del lavoro rischierebbe di vanificarsi”.

Ci sono territori dove l’Adsl ancora non c’è o i gestori privati non hanno interesse ad accenderla. Così nella propria agenda digitale la Regione ha definito un piano in cinque punti tra cui connettività e accesso veloce ad internet per tutti sono al primo posto. La Toscana ha già investito negli ultimi anni, assieme a Ministero e Unione europea, 30 milioni per portare la fibra ottica dove non c’era. Altri 40 milioni sono pronti per essere spesi e portare la banda larga almeno fino a 20Mbps nelle aree più remote. Circa 100 milioni saranno investiti nei prossimi sette anni per la banda ultra-larga utilizzando i fondi europei.

Comunicato stampa di Walter Fortini, Toscana Notizie