Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Il mondo delle professioni intellettuali avrà piena rappresentanza al tavolo regionale di concertazione dal quale passano tutti i più importanti atti della politica regionale. L’ha assicurato il presidente della Regione Enrico Rossi rispondendo così positivamente ad una istanza avanzata da tempo dal settore e ribadita nel corso del convegno organizzato dalla Regione a Firenze, dalla Commissione regionale delle professioni intellettuali lo scorso 16 gennaio.

“Un mondo – ha ricordato Rossi – che rappresenta una fetta importante del tessuto economico e produttivo della Toscana, un patrimonio di competenze e servizi di qualità che incide e contribuisce alla competitivtà dei territori e che ha aiutato la Toscana a reggere all’urto della crisi e ad arretrare meno rispetto ad altre regioni e alla media nazionale”.

“Ma a dispetto di un’immagine di ricchezza e privilegio cui ancora spesso viene associato – ha continuato il presidente – questo mondo è oggi attraversato da una profonda crisi e sta rapidamente cambiando volto e a vivere le maggiori difficoltà sono i giovani professionisti under 40. Per questo credo che la politica e i governi debbano farsi carico di questi temi. Noi, come Regione Toscana, abbiamo provato a farlo”.

L’impegno, come ha ricordato ancora Rossi, troverà una prima sponda istituzionale nell’ingresso dei rappresentanti delle della commissione regionale dei soggetti professionali nel tavolo di concertazione che sarà formalizzato nei prossimi giorni con una delibera che sarà presentata alla giunta regionale. Oltre a questo, l’iniziativa della Regione si dovrà concretizzare su tre punti: accesso al credito, formazione, innovazione e competitività.

“Se per quanto riguarda il credito ci sono già misura varate dalla Regione cui possono accedere, al pari delle imprese, anche i professionisti e gli studi, per quanto riguarda la formazione la partita è anch’essa già aperta e vogliamo valutare come fare per estendere l’uso dei fondi Fse anche alle professioni intellettuali, in particolare per i giovani. Sono convinto che investire sulla formazione dei professionisti significa dare più qualità al capitale umano e ai servizi, a beneficio dell’intero sistema economico e della società toscana. L’attività di formazione, in particolare, dovrà riguardare i professionisti in relazione a grandi filoni come l’ambiente, il territorio, la sanità”.

Per quanto riguarda, infine, la possibilità da parte dei professionisti di accedere a risorse per l’innovazione e  la competitività, così come avviene per le pmi, il presidente ha annunciato di voler portare la questione all’attenzione della commissione europea a Bruxelles. “Nel frattempo, in attesa di un pronunciamento dall’Europa, sarà indispensabile approfondire con un dibattito fra tutti gli interessati, i contorni di un tema come quello dell’innovazione e della competitività e le sue possibili implicazioni, calandolo nella realtà delle professioni”.

 

Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie