Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Non solo buon vivere e buon cibo, paesaggio e arte ma anche scienza e innovazione: proprio grazie alla sua capacità di accoglienza e a una concentrazione di università e organismi di ricerca fra le più alte d’Europa, la Toscana può aspirare a diventare una delle capitali della ricerca: chi, fra i migliori ricercatori, non vorrebbe venire a lavorare fra noi, in quella che ha tutte le carte in regola per diventare una sorta di California d’Europa?”. Così Emmanuele Bobbio, assessore toscano alla ricerca, ha portato il saluto della Regione Toscana, questa mattina a Pisa, presso la Scuola Superiore Sant’Anna, durante l’inaugurazione di un Centro per le tecnologie fotoniche integrate: uno spazio di ricerca dove sono destinati a nascere i prototipi per aprire la strada all’internet delle cose.

Durante il convegno “Hi-Tech Italy“, Bobbio ha ricordato le “grandi potenzialità del sistema della ricerca toscana” (fra le Regioni dell’Europa a 27 la Toscana si colloca al sedicesimo posto per densità di pubblicazioni scientifiche e la componente pubblica della spesa in ricerca e sviluppo regionale rappresenta, in Toscana, lo 0,59% del PIL: valore, seppure ancora sotto la media europea, nettamente superiore alla media italiana).

Precisato che il Centro pisano (InphoTec, dell’Istituto tecnologie della Comunicazione, Informazione e Percezione – TeCIP) ha potuto usufruire di un contributo regionale di 9 milioni, Bobbio si è soffermato sui contenuti e sulle novità di un bando regionale da 51 milioni, aperto proprio in questo periodo, che prevede finanziamenti per ricerca fondamentale, industriale e di sviluppo sperimentale nel settore delle nuove energie, della fotonica, dell’optoelettronica, dell’ict e della robotica. “Anticipando già – ha sottolineato – i contenuti della nuova programmazione europea per una ricerca sempre più basata su settori strategici e partenariati pubblico/privato”.

 

 

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie