Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Creare collaborazioni tra soggetti pubblici e privati nel campo della ricerca e delle imprese per mettere in sinergia risorse e competenze, aumentando l’effetto catalizzatore dei fondi pubblici. Questa è la strategia di Horizon 2020, messa in atto anche dalla Regione Toscana che punta a concentrare le risorse negli ambiti di ricerca più promettenti per creare sviluppo e occupazione di qualità in futuro, a partire dalla Ict, la tecnologia per l’informazione e la comunicazione”.

Lo ha affermato oggi l’assessore regionale a scuola, formazione, università e ricerca Emmanuele Bobbio intervenendo alla prima delle due giornate di “Ict Proposer’s Day” in corso alla Fortezza, una iniziativa della Commissione europea con il supporto di Regione Toscana, Miur, Università di Firenze e Comune.

“Un evento di grande importanza che ha scelto la Toscana e Firenze per la sua terza edizione – ha proseguito l’assessore Bobbio – Non solo saranno presentate 40 ‘call’, cioè bandi europei, per un totale di oltre un miliardo di euro nel triennio 2015-18, ma vengono offerte preziose possibilità concrete di confronto e di raccordo tra i soggetti della ricerca in ambito internazionale per porre le basi di partenariati indispensabili per partecipare ai bandi, oltre a ottenere informazioni specifiche dagli 80 funzionari europei presenti in Fortezza”.

Da parte sua la Regione Toscana, dopo una attenta ricognizione sul territorio, ha definito gli ambiti strategici su cui investire risorse – un centinaio di milioni da erogare quest’anno attraverso bandi già presentati nel corrente che stanno mano a mano crescendo per progetti congiunti università, centri di ricerca e imprese.  Non solo l’Ict, ma anche fotonica, robotica, sensoristica, energia, oltre al settore Scienze della vita, Beni culturali, Green economy, Smart Cities. Molto importanti anche i tre bandi finanziati grazie all’anticipazione, da parte del bilancio regionale, di risorse che consentono di avviare la programmazione del Por 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale per progetti di ricerca, sviluppo e innovazione.

“E’ la ricerca – ha detto ancora Bobbio – il futuro delle nostre imprese e università. E da qui possono venire nuove opportunità occupazionali e di sviluppo legato al territorio con ricadute importanti sul tessuto economico toscano”. Tra le innovazioni messe in campo dalla Regione l’assessore ha messo l’accento su “Open Toscana”, recentemente presentata dall’assessore Bugli, la multipiattaforma a facile accessibilità lanciata nelle scorse settimane con vari “bottoni” già attivi: servizi on line, “open data” e una casa per la partecipazione degli utenti, compreso software e start up. “Ci sarà anche – ha annunciato l’assessore – una sezione con tutti i dati su istruzione e scuole dell’infanzia. Stiamo poi lavorando all’elaborazione di una carta dei servizi per gli studenti, omologa a quella sanitaria, che contenga in un unico supporto tutti i dati concernenti gli studenti, l’accesso ai servizi e anche i voti degli esami”.

 

Comunicato stampa di Lorenza Pampaloni, Toscana Notizie