Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca: la “Notte dei Ricercatori” è un’iniziativa, con queste finalità, promossa dalla Commissione Europea. E’ in programma anche quest’anno, come dal 2005, in almeno 300 città del continente il quarto venerdì di settembre: in Toscana prende il nome di “Bright” ed è un progetto delle Università di Pisa, Firenze, Siena, con Centri di ricerca e Scuole superiori presenti in regione, promosso dalla Regione Toscana e realizzato in collaborazione  con enti locali e associazioni varie. La Regione ha stanziato 30 mila euro (10 mila per ognuno dei tre atenei). Il programma, in continuo aggiornamento, è scaricabile su internet (www.bright2014.org) nonchè sui due principali social (Facebook e Twitter).

“Oggi – sottolinea Emmanuele Bobbio, assessore toscano con delega specifica – la ricerca è fondamentale per il funzionamento della società e per la nostra vita quotidiana: l’eccellenza della ricerca in Toscana, oltre a costituire un vanto di cui andare orgogliosi, può creare nuove opportunità per i nostri giovani. Iniziative come questa, di intelligente e sapiente divulgazione scientifica, possono contribuire ad avvicinare ciascuno di noi alla ricerca, mostrandone gli aspetti innovativi e positivi”.

Bright 2014 prevede, nella nostra regione e in particolare in molti luoghi delle tre città universitarie, con il coordinamento dell’ateneo pisano attraverso la professoressa Katherine Isaacs, attività di tanti tipi: alcune mirate ai giovani, ai bambini e alle famiglie; altre a cittadini “maturi” e a tutto un pubblico “curioso” di capire e interagire con l’ambiente variegato della ricerca. Non ci sarà che l’imbarazzo della scelta, il prossimo venerdì 26 settembre, dal tardo pomeriggio a notte inoltrata: proiezioni di film e aperitivi con ricercatori, dimostrazioni pratiche e reading, stand e laboratori, visite guidate e concerti, incontri in librerie e caffè della scienza.

Sarà ad esempio possibile costruire e decorare una mongolfiera, partecipare alla prima “caccia al tesoro della ricerca”, estrarre da soli il proprio DNA, misurare il sole presente nella pasta, imparare come si facevano i colori per i dipinti rinascimentali. E poi si potrà esplorare il mondo degli insetti e capire perchè tanta ricerca si svolge in Antartide, sostenere prove di comportamento per verificare la propria propensione al rischio del gioco d’azzardo patologico, conoscere le proteine giocando con le “trottole” nucleari, seguire onde e correnti marine nel contesto dei mutamenti climatici, imparare qualcosa sulle celle solari “colorate”, indagare l’importanza delle piante ornamentali nel recupero di aree urbanistiche degradate ma anche la magia del gioco, e della lettura ad alta voce, nella formazione dei più piccoli. Alcuni potranno trasformarsi in archeologi, altri in astronomi; per qualcuno sarà possibile navigare nei segreti di una professione sconosciuta ai più (l’imbalsamatore di reperti animali in un museo di storia naturale) altri entreranno nei grandi dipinti ritrovando particolari andati persi o vedendo ricostruiti in 3D luoghi non più accessibili.

A Firenze la “Notte” si concluderà con un talk show che vede protagonisti giovani ricercatori, rappresentanti delle istituzioni (tra cui il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Dario Nardella), gli imprenditori. Ma prima sarà possibile intraprendere un percorso lungo la “via del sapere”. Le sedi dell’Università e del Museo di Storia Naturale, dell’Accademia di Belle Arti, del Conservatorio “Luigi Cherubini”, che sorgono a poca distanza l’una dall’altra nel cuore della città, si aprono a una serie di iniziative. In particolare 30 laboratori e centri di ricerca fiorentini – dai papiri ai laser, dall’archeologia allo studio delle trasformazioni sociali – si racconteranno al pubblico della Notte.

A Pisa le iniziative coinvolgeranno i ricercatori di Università, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR, INFN e INGV che presenteranno le loro ricerche in stand allestiti nel centro storico e nell’area CNR di San Cataldo, in aperitivi e incontri con la ricerca ospitati in varie località e librerie della città. Nel pomeriggio e nella sera si alterneranno una rassegna di film promossa dal “Cinema Arsenale” nonchè visite a laboratori e musei. L’evento conclusivo sarà al “Bazeel”, in Lungarno Pacinotti, con lo “Speciale ricerca, musica e sport” dove saranno protagonisti campioni sportivi e ricercatori universitari: la campionessa mondiale di fioretto Martina Batini e il maratoneta Daniele Meucci (oro agli Europei di atletica leggera), entrambi pisani, studentessa la prima e ricercatore universitario il secondo.

A Siena il programma si snoda attraverso 14 luoghi del centro storico, con oltre 50 appuntamenti, tra laboratori all’aperto, dimostrazioni, convegni e dibattiti. Saranno quasi 200 i ricercatori coinvolti attorno a sostenibilità, innovazione per le scienze mediche e biomediche, tradizione, arte, cultura e creatività, natura ed esplorazioni, robotica: gli assi che l’Università porta avanti da molti anni nelle sue attività di didattica e di ricerca.
La festa è organizzata in collaborazione con Comune, Monte dei Paschi, Toscana Life Sciences, Università per Stranieri e numerose istituzioni e associazioni di categoria. Bright è anche un’importante occasione per dare un contributo alla candidatura di Siena a Capitale Europea della Cultura 2019. Ospiti il disegnatore Sergio Staino e il cantautore Brunori Sas.

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“Un omaggio a chi fa ricerca e una proposta per tutti coloro che guardano al mondo del sapere con curiosità e attesa – sottolinea Alberto Tesi, rettore dell’Università di Firenze – ma anche con qualche dubbio e perplessità. Fare ricerca, coniugare approfondimento specialistico e interdisciplinarietà ha grande valore di metodo per affrontare con serietà e passione problemi che la vita ci pone ogni giorno, senza parlare delle indubbie opportunità che la ricerca può creare per lo sviluppo e per la ripresa economica”.

“Bright 2014  – dichiara Katherine Isaacs, coordinatrice regionale e docente dell’Università di Pisa – è stato pensato come evento corale,  in cui i ricercatori toscani incontrano giovani, studenti, cittadini e presentano i frutti del loro lavoro quotidiano. Ci auguriamo che questa iniziativa aiuti a cogliere l’importanza della ricerca come specifica vocazione della nostra regione, come punto di forza per la cultura, per la cittadinanza e anche per l’economia in Toscana”.

“Oltre a far conoscere ciò che fanno i ricercatori dell’Università di Siena – spiega Francesco Frati, prorettore dell’ateneo – l’obiettivo è far comprendere il valore di utilità sociale della ricerca: fattore primario di sviluppo, da sostenere con adeguati investimenti. Dopo il successo dello scorso anno, torneremo a coinvolgere il pubblico attraverso il gioco, l’ intrattenimento e la divulgazione scientifica per spiegare in modo semplice ma efficace i segreti di tutti i settori di ricerca e delle tecnologie”.

“Con la Notte dei Ricercatori – fa presente Cecilia Laschi, della Scuola Sant’Anna – dimostreremo come vengono spesi i fondi per la ricerca: per contribuire al miglioramento della qualità della vita di tutti: i visitatori conosceranno i nostri ricercatori, dottorandi, assegnisti, borsisti, verificando come alla loro competenza e preparazione si affianchi una grande passione che li trasformerà in efficaci e coinvolgenti divulgatori delle loro attività”.

Domenico Laforenza, presidente dell’Area della Ricerca del CNR di Pisa: “Con oltre mille ricercatori suddivisi in 13 Istituti, l’area delle ricerca del Cnr di Pisa, è la più grande in Italia”. Così il presidente Domenico Laforenza. “In questa Notte mostreremo e illustreremo ciò che giorno dopo giorno, con passione e capacità, i ricercatori fanno per il miglioramento della qualità del vivere. 10 dimostrazioni in laboratori, 17 video, 6 visite guidate ai laboratori, 5 mostre e 8 dimostrazioni live di cui una con il drone del Cnr: questo il palinsesto della nostra adesione”

“L’Osservatorio Gravitazionale Europeo (EGO) e la Sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, – afferma Carlo Bradaschia – partecipano da molti anni alla Notte dei Ricercatori per rispondere ad un crescente successo di pubblico. Vengono offerte visite guidate, laboratori rivolti a studenti per costruire strumenti funzionanti, osservazioni astronomiche, caffe’ della scienza. La collaborazione con il Comune di Cascina ci consente di offrire uno spettacolo teatrale originale: quest’anno il soggetto è madame Curie”.

“Per la Scuola Normale – afferma Andrea Ferrara – la ricerca è un elemento essenziale della formazione degli allievi. Con la Notte il grande pubblico potrà conoscere strutture di primo livello nei campi della nanoscienza e della linguistica, capire quanto sia proficuo e stimolante lavorare in team assortiti di ricercatori senior e junior, come avviene alla Normale. Bright ha il merito di far conoscere la vita dei ricercatori a partire dal quotidiano: questa è la sua grande forza”.
“L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia apre la sede di Pisa – dice Spina Cianetti – con una mostra che raccoglie fotografie scattate in occasione delle emergenze sismiche e vulcaniche. Sarà anche proiettata la docufiction “Non chiamarmi Terremoto”, toccante testimonianza del terremoto 2009 a L’Aquila. I ricercatori saranno a disposizione anche per illustrare le affascinanti manifestazioni del nostro pianeta attraverso tre percorsi: “Un viaggio nel tempo”, “Terremoti presenti e passati”, “Quando erutta un vulcano”.

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie