Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Condividere attrezzature, connessioni, spazi fisici per ottimizzare risorse e usufruire di utili opportunità di scambio di conoscenze, contatti, professionalità. Tutto questo è il coworking, un modo di lavorare molto diffuso all’estero, che permette ai professionisti, in particolare giovani, di di affacciarsi sul mondo del lavoro contenendo i costi e l’investimento iniziale. Per sostenere questa opportunità la giunta ha approvato una delibera che detta gli indirizzi per la costruzione di un elenco qualificato di soggetti fornitori di coworking in Toscana e per l’assegnazione di voucher a favore di giovani toscani che desiderano entrare in uno dei coworking presenti nell’elenco.

La misura verrà inserita fra le attività del progetto Giovanisì.

L’obiettivo di questa innovativa organizzazione del lavoro, spiega l’Assessore, è quello di consentire l’inserimento nel mercato del lavoro e l’avvio di attività autoimprenditoriali e professionali, in particolare dei giovani, fornendo loro strumenti per fronteggiare i cambiamenti del mercato. La Regione riconosce formalmente il coworking come modalità di organizzazione del lavoro, agevola attraverso voucher i giovani che vogliono inserirsi in una realtà di coworking in Toscana.

Per ora si parte in via sperimentale, con un’operazione in due fasi, che saranno avviate grazie a due bandi.

  • Con il primo – in attivazione entro la fine di settembre 2014 – si costituisce l’elenco qualificato dei soggetti fornitori di servizi coworking in Toscana.
  • Nella seconda fase, attraverso un secondo avviso pubblico finanziato con circa 200 mila euro complessivi (di risorse che la Regione ha anticipato sul Fse) vengono messi a disposizione i voucher individuali, cioè contributi in denaro, a favore di giovani toscani che intendono entrare in una delle realtà inserite nell’elenco. Il contributo coprirà i costi dell’affitto della postazione di lavoro all’interno del coworking. L’importo del voucher individuale è pari a 2000 euro.