Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Garantire alle persone con disabilità psichica, fisica e sensoriale un futuro sereno ed autonomo anche in assenza del supporto delle famiglie e fornire loro un insieme di strumenti, referenti, strutture e servizi che possano aiutarli nel loro percorso di crescita. É questo l’obiettivo del progetto ‘Futuro insieme’, realizzato dalla Fondazione Nuovi Giorni Onlus grazie alla collaborazione di Regione e Società della Salute zona fiorentina Sud Est, presentato stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze.

Come ha ricordato la vicepresidente della Regione, l’esperienza maturata con questo progetto rappresenta una modalità intelligente di utilizzo delle risorse regionali a disposizione per Vita Indipendente, che è poi quella a cui la Regione dovrebbe tendere per affrontare in modo efficace ed efficiente il tema della disabilità. La vicepresidente ha quindi sottolineato come le logiche del mero assistenzialismo vadano abbandonate per concentrarsi sullo sviluppo di percorsi di autonomia ed inclusione sociale, e che questo dovrà riguardare tutto il welfare.

Ha quindi espresso una forte determinazione a moltiplicare in Toscana esperienze come quella di ‘Futuro insieme’ e concluso auspicando che il fondo per Vita Indipendente possa diventare un impegno fisso all’interno del bilancio regionale, ma allo stesso tempo che vengano fissate modalità precise per potervi accedere in modo che possa realmente essere una ‘leva’ per sviluppare l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone coinvolte..

‘Futuro insieme’ ha durata triennale e si sviluppa in tre fasi: crescere insieme, che offre un primo approccio all’interazione per periodi brevi; abitare insieme, dove aumentano i periodi di coabitazione tra persone con disabilità e si rafforza l’interazione all’interno dei gruppi; vivere insieme, con la creazione di gruppi di persone che possono vivere insieme all’interno di una residenza. Obiettivo della Fondazione è arrivare a comprendere nel progetto circa 100 persone assistite e metterle in condizione di sviluppare autonomia sociale, giuridica, abitativa ed economica.

‘Futuro insieme’ si inserisce all’interno di Vita Indipendente, progetto regionale più ampio nato per garantire ai disabili gravi l’indipendenza della propria vita, evitando il ricovero nelle residenze assistite. In Italia sono solo 4-5 le Regioni che, pur in maniera differenziata, hanno attivato iniziative analoghe. L’avvio, in via sperimentale, avviene nel 2004 per consentire alle persone coinvolte di vivere in casa propria, senza ricorrere alle strutture protette e poter avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia.

Dopo la fase sperimentale, limitata a sole 5 Zone socio-sanitarie, nel 2012 è stato esteso a tutte le altre (34 in tutto). I destinatari sono persone disabili capaci di esprimere la propria volontà, con età compresa tra 18 e 65 anni ed in possesso della certificazione di gravità (legge 104 del 1992) che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale. I richiedenti vengono valutati da un’apposita Unità di Valutazione Multidisciplinare e successivamente l’Asl, in base alle condizioni, eroga un assegno mensile che varia da 800 a 1.800 euro.

Nel 2012, quando il progetto è entrato a regime, sono stati erogati contributi a circa 600 persone, passate poi a circa 800 nel 2013. Sempre nel 2013 il contributo medio mensile erogato ha superato di poco i 1.000 euro e l’età media dei beneficiari si è attestata sui 45 anni. Il finanziamento regionale a Vita Indipendente, dai 2 milioni del 2009 è salito a 5,2 nel 2011, quindi a 7 milioni nel 2013 (con un altro milione, ad integrazione, stanziato nel corso dell’anno) per arrivare a ai 9 milioni attuali, che verranno messi a disposizione anche per 2015 e 2016.

 

Comunicato stampa di Federico Taverniti, Toscana Notizie