Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Sara, Martina, Serena e Pietro: quattro giovanissimi che ce l’hanno fatta e, dopo un’esperienza di tirocinio presso un’azienda, sono riuscite a trasformare questa attività formativa in un vero e proprio lavoro. Sono storie diverse, ma con un identico lieto fine. Sono un bel segnale, anche perchè non sono le uniche e possono costituire un esempio positivo e un incoraggiamento. Ma, soprattutto, sono la conferma che gli strumenti che la Regione Toscana ha scelto di mettere in campo con i fondi Fse vanno nella giusta direzione.

Serena Conti e Sabrina Danti, 20 anni entrambe, erano disoccupate. Sono state assunte dall’azienda Brogi a seguito di due percorsi di tirocinio, uno promosso dalla Provincia di Livorno, l’altra direttamente dalla Regione con Giovanisì. Il risultato finale è stato apprezzato dal titolare dell’azienda che valuta molto positivamente l’esperienza.

Sara Taddei è approdata ad un’occupazione nel settore della nautica grazie ad uno stage presso l’azienda Steel Yacht: era già laureata, quando ha scelto un percorso che la avvicinasse di più al mondo del lavoro, ovvero un progetto Ifts (Istruzione formazione tecnica superiore), promosso dalla Regione. Il progetto si chiamava Nauteak Cup 49901. Nell’ambito del corso, ha poi scelto di fare lo stage, previsto dal percorso di studi, presso l’azienda Steel Yacht dove si è destreggiata con grinta e competenza. Dopo la fine del corso ha ricevuto e accettato dall’azienda una proposta di lavoro.

Pietro Monelli, 18 anni, ultimo anno ITIS Galilei di Livorno.Pietro, frequenta il progetto Orienta, varato con fondi Fse per aiutare i giovani ad orientarsi al termine degli studi superiori.

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Comunicato stampa di Barbara Cremoncini, Toscana Notizie