Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Musica come educazione alla vita”. Stella Targetti prende a prestito una battuta di Daniel Barenboim, direttore d’orchestra, per unire due delibere approvate nell’ultima Giunta Regionale con l’obiettivo di favorire la diffusione della pratica musicale nelle scuole. “Una pratica straordinariamente potente – commenta l’assessore toscana all’Istruzione – per sviluppare molte competenze di base che la scuola dovrebbe aiutare ad acquisire, fra cui la capacità di fare e di fare insieme”. Due delibere per sostenere una “rete” fra scuole che puntano sull’educazione con la musica e un “sistema” che porta in Toscana le orchestre ispirate al modello del venezuelano Antonio Abreu.

La Regione ha dunque deciso di sostenere e finanziare, per l’anno scolastico 2013/14, la diffusione di Re.Mu.To. (“Rete Musica Toscana”): una rete di 140 scuole che in questi anni ha lavorato per fornire collegamento a chi ha voluto mettere al centro della propria offerta formativa proprio la musica.

Attraverso attività di formazione degli insegnanti e rassegne musicali, questa rete ha finora coinvolto 5.600 ragazzi e 190 insegnanti svolgendo un ruolo importante anche in relazione al dibattito aperto attorno al “curricolo verticale di musica” (in pratica cosa dovrebbero saper fare, in questa disciplina, gli studenti in relazione ai vari anni e livello scolastici). Una riflessione – commenta Stella Targetti – resa necessaria dalle novità dell’ordinamento scolastico italiano che hanno visto nascere le scuole medie a indirizzo musicale, i licei musicali e riformato il ruolo degli Istituto Superiori di Studi Musicali (“Novità non accompagnate da un necessario lavoro di confronto e monitoraggio”).

Il sostegno a Re.Mu.To. (capofila l’Istituto Comprensivo “Poliziano” di Firenze) si concretizza in corsi di formazione per docenti, proposte sul curricolo verticale dalle scuole dell’infanzia fino ai Licei musicali, sostegno a un sito web (www.retemusicatoscana.it) per divulgare i risultati. Prevista anche una specifica stagione musicale primaverile con le orchestre scolastiche e una rassegna corale aperta ai cori formati nelle singole scuole. Per questo Regione Toscana ha stanziato 100 mila euro.

Altri 30 mila sono indirizzati, con la seconda delibera, a sostenere un master per “operatore musicale di orchestre infantili e giovanili”. La Regione mette a disposizione queste risorse per finanziare 15 vouchers formativi riservati ad altrettanti giovani musicisti che vogliano acquisire competenze nell’ambito della didattica musicale per costituire, e gestire, orchestre giovanile e infantili ispirate all’esperienza di José Antonio Abreu portata in Italia da Claudio Abbado.

Ciò in collaborazione con l’Università di Firenze, la Scuola di Musica di Fiesole e il Comitato fra le orchestre e i cori giovanili/infantili. “Un contributo importante – spiega Stella Targetti – per promuovere l’insegnamento della pratica musicale d’insieme come strumento per l’inclusione e il contrasto al disagio sociale”.

I partecipanti al master effettueranno il tirocinio nel contesto di un laboratorio già costituito a Firenze, nel quartiere delle Piagge. Qui, nella scuola primaria Duca D’Aosta, è già nata una orchestra che, fra strumenti ad arco e a fiato, accoglie circa 50 bambini offrendo gratuitamente una istruzione musicale di alta qualità.

Il “sistema” italiano di queste particolari orchestre è nato tre anni fa: sono già circa 8.500 i bambini e i ragazzi italiani, dai 4 ai 16 anni, che partecipano alla crescita di un progetto sociale con 44 nuclei in 14 Regioni (oltre alla Toscana, Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto). Oltre 300 mila i giovani orchestrali coinvolti nel sistema venezuelano di Antonio Abreu: molti vivono in condizioni di disagio economico, fisico e sociale. “La musica – sottolinea Stella Targetti – è uno strumento efficace anche per l’integrazione culturale e sociale”.

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie