Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Giovedì 13 giugno Giovanisì sarà a Perugia per partecipare alla terza giornata del percorso formativo sulle politiche giovanili promosso dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica.

Il percorso formativo, rivolto a responsabili ed operatori delle politiche giovanili in Umbria, ha già sviluppato a maggio le prime due giornate con i seminari ‘Cittadinanza, protagonismo, partecipazione’ e ‘Integrare idee, esperienze e progetti: i network per le politiche giovanili’.

Il 13 giugno sarà la volta del laboratorio ‘Formazione, lavoro e servizi: qualificare l’informazione e sostenere le opportunita’ dove è stato invitato a partecipare il responsabile del progetto Giovanisì Carlo Andorlini, per illustrare le attività e le iniziative a favore dei giovani promosse dalla Regione Toscana.

 

Gli obiettivi del corso formativo
Giovani risorsa o problema? I giovani costituiscono un gruppo sociale in divenire, attualmente caratterizzatoin particolare da un accesso all’occupazione fortemente ritardato, frequenti avvicendamenti tra lavoro e studi, ma soprattutto percorsi individuali molto più variegati che in passato.
La scuola o l’università, il lavoro e il contesto sociale non svolgono più lo stesso ruolo integratore; l’autonomia è acquisita sempre più tardi.
Ciò si traduce spesso in un ”sentimento” di fragilità della loro condizione, in una perdita di fiducia nei sistemi decisionali esistenti e in un certo disinteresse per le forme tradizionali di partecipazione alla vita pubblica.
I giovani evidenziano sempre con maggior frequenza di non identificarsi nelle politiche pubbliche concepite da e per persone più anziane di loro. Una parte dei giovani si rifugia nell’indifferenza o nell’individualismo, un’altra parte è tentata da modi d’espressione a volta eccessivi, se non addirittura ai margini dei canali democratici. Una maggioranza di essi vorrebbe tuttavia influenzare le politiche, ma non ne trova i mezzi.
Eppure i giovani dovrebbero essere messi nelle condizioni di partecipare ai processi di trasformazione in atto consentendo loro di esprimere le proprie valutazioni proprio perché sono i primi ad essere interessati ai mutamenti economici, agli squilibri demografici, alla globalizzazione, e alla diversità delle culture. È ad essi che si chiede di inventare altre forme di relazioni sociali, altri modi di esprimere la solidarietà, di vivere le differenze e di trarne un arricchimento, proprio nel momento in cui si manifestano nuove incertezze.
Nonostante un contesto sociale ed economico più complesso, i giovani dimostrano una grande capacità di adattamento. I responsabili politici hanno la responsabilità di facilitare questo adattamento facendo dei giovani attori a pieno titolo delle nostre società. I Giovani in questo senso costituiscono certamente una risorsa, ma è necessario che intorno alla loro vita sia rafforzata una cultura e un approccio fatto di politiche e progettualità fortemente attive.
Il percorso formativo ha l’obiettivo di mettere in campo un serie di “cantieri di lavoro” che permettano, agli operatori impegnati in questo settore, su alcuni temi chiavi delle politiche giovanili, un confronto tra saperi, esperienze concrete e necessità di innovazione.
Il percorso contribuirà a realizzare, nel mese di giugno, un appuntamento seminariale di carattere regionale, finalizzato alla riprogrammazione futura degli interventi regionali in questo settore.

Info:
Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica