Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Giovedì 30 maggio 2013 il Presidente Rossi, con rappresentanti dell’Ufficio Giovanisì e dell’Ufficio della Regione Toscana di Bruxelles, sarà a Bruxelles alla sessione plenaria del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea (CoR – Committee of the Regions) per l’approvazione definitiva del Progetto di Parere sul Pacchetto Occupazione Giovanile.

Il parere – elaborato dal Presidente Enrico Rossi in collaborazione con l’Ufficio Giovanisì e l’Ufficio della Regione Toscana di Bruxelles – dà l’opportunità di indirizzare i lavori della Commissione Europea, arricchendoli del prezioso contributo proveniente dai territori, soprattutto in riferimento ai temi dei tirocini, apprendistati e mobilità. Strumenti, questi, estremamente importanti per la formazione dei giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro. In questi settori, la Regione Toscana, grazie al progetto Giovanisì, ha acquisito un importante know-how, ormai riconosciuto e promosso come buona pratica anche a livello europeo. (Vai alla pagina Giovanisì in Europa)

Le tappe precedenti l’approvazione
Lo scorso giovedì 25 aprile a Espoo–Helsinki in Finlandia la Commissione Cultura ed istruzione (EDUC) del Comitato delle Regioni (CdR) ha approvato il Progetto di Parere sul Pacchetto Occupazione Giovanile, elaborato dal Presidente Enrico Rossi in collaborazione con l’Ufficio Giovanisì e l’Ufficio di Bruxelles.

Il parere
Partendo dalla constatazione che il problema della disoccupazione giovanile riguarda una fascia sempre più consistente di giovani, compresi quelli che hanno completato il percorso universitario senza trovare sbocchi professionali, il Parere chiede alla Commissione Europea di ampliare il target di riferimento per le strategie sui giovani, fino ai 30 anni d’età, in particolare per quanto riguarda le misure di Youth Guarantee. Tali misure mirano ad offrire ai giovani opportunità di formazione o lavoro entro quattro mesi dalla conclusione del precedente percorso scolastico o lavorativo. A questo proposito la Regione attuerà nei prossimi mesi un progetto sperimentale di Youth Guarantee, in tre aree della Toscana, al fine di valutare la possibilità di estendere il progetto su tutto il territorio.

Per quanto riguarda i tirocini, devono rappresentare uno strumento di qualità di accesso al mondo del lavoro. Per questo, i giovani devono essere tutelati dallo sfruttamento e dal possibile uso distorto dello strumento. Viene quindi sottolineato con forza il concetto di dignità del tirocinante, e viene richiesto alla Commissione di emanare al più presto una Raccomandazione che definisca standard minimi di qualità comuni a tutti gli stati membri.

Fortemente connessi alla problematica dell’inserimento dei giovani in un percorso qualificante di accesso al mercato del lavoro sono i temi dell’apprendistato, per il quale si raccomanda l’utilizzo e lo scambio di buone pratiche, e della mobilità, per la quale viene sottolineata l’importanza della modernizzazione della rete EURES.

L’insieme di queste misure potrà massimizzare i benefici a favore delle giovani generazioni solo qualora tali strumenti vengano inseriti in un quadro integrato che coinvolga tutti i soggetti che accompagnano il giovane nella formazione e nel lavoro, in modo da creare un progetto di investimento sociale che coinvolga la società nel suo complesso.

A tal proposito è fondamentale che l’Unione abbia il coraggio di aumentare le risorse da dedicare a queste politiche. I 6 miliardi di euro destinati all’iniziativa a favore dell’occupazione giovanile, secondo la decisione del Consiglio europeo di febbraio scorso, sono una leva ancora insufficiente ad affrontare la portata del problema. Data l’urgenza della questione, il Comitato chiede al Consiglio europeo di accordarsi per anticipare l’attuazione dell’iniziativa occupazione giovanile già nel 2013.

È possibile scaricare il Parere, così come emendato dalla Commissione Educ il 25 aprile, e gli emendamenti da discutere alla plenaria a questo link

 

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