Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

C’è un progetto pisano che punta a creare pompe miniaturizzate e ad altissima efficienza per raffreddare chip e circuiti elettronici, assemblate e create interamente in Toscana. C’è chi studia – a Sesto Fiorentino, ma assieme ad altri partner pratesi ed aretini – una nuova piattaforma per la gestione degli aeroporti, che sono oramai qualcosa di più di una semplice stazione di arrivo e partenza. C’è chi, di nuovo a Prato, punta all’infomobilità e ai trasporti intelligenti per le città sostenibili di domani, oppure, a Lucca, su un nuovo ciclo della lavorazione della carta, più efficiente ed anche più rispettoso dell’ambiente. E poi nuove tecnologie per i servizi sanitari, manufatti in gesso con minori emissioni e risparmio di combustibili, il fotovoltaico sui camper, motori ibridi ed elettrici per le macchine da cantieri

Sono solo alcuni dei progetti presentati stamani, alla presenza dell’assessore al lavoro e alle attività produttive, nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione: 22 progetti dei 97 del bando unico 2012 su ricerca e sviluppo che saranno finanziati con la prima tranche da 125 milioni e 600 mila euro. Piccole e medie imprese che si mettono in rete, si aggregano e fanno squadra con enti di ricerca e imprese di grandi dimensioni, con nomi come Caribel, Dedalus, Colorobbia, Tioxide, Microtest, Trigano, Ihimer, Softec e molti altri ancora. Su 169 progetti complessivamente ammessi a finanziamento, 72 per adesso dovranno aspettare. Ma la volontà riconfermata dall’assessore regionale è di trovare presto ulteriori risorse.

Nel salone di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, gremitissimo, stamani non c’era un posto libero a sedere. Un modo per fare squadra tra aziende diverse e condividere il lavoro portato avanti da ciascuno. Stamani è stata la volta dei progetti della linea B, ovvero i grandi progetti sopra i 3 milioni di euro, quelli dove primeggiano l’information & communication technology, la chimica e i nuovi materiali: finanziati con 48 milioni di contributi in conto capitale ed altri 35 da rimborsare.

Investimenti e nuovi posti di lavoro
L’assessore alle attività produttive l’ha detto e ripetuto più volte. Per aggredire la crisi la Regione continua a muoversi su un doppio binario: un’occhio all’oggi, per frenare la disgregazione del tessuto produttivo, ed uno al domani, per costruire il futuro. E investire sulla ricerca e lo sviluppo appare l’unica strategia vincente non solo per evitare la perdita di altri posti di lavoro, ma anche per conquistare nuovi mercati e in qualche caso dunque creare anche nuova occupazione. Centonovanta circa sono i nuovi posti di lavoro che si creeranno grazie ai progetti finanziati dalla Regione, ha riferito l’assessore, per un investimento complessivo da 300 milioni: un contributo importante in una fase di grande difficoltà, che si accompagna al consolidamento occupazionale presente in più progetti, sopratutto da parte di alcune multinazionali che operano in settori i cui volumi produttivi si sono contratti per la crisi.

Per l’assessore i finanziamenti concessi sono un aiuto alla promozione delle sviluppo e al rafforzamento del radicamento di importanti presenze internazionali in Toscana. Dei ventidue progetti presentati stamani 10 facevano capo all’Ict, 5 alla green economy, altri 5 alla meccanica avanzata e due alle scienze della vita. Dopo l’incontro di stamani ce ne saranno altri due, a breve, sulle altre due linee del bando: quella sui progetti fino a tre milioni di euro presentati da aggregazioni di imprese e quelli che fanno capo a singole imprese.