Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Saranno esposte opere d’arte realizzate assemblando pezzi di hardware e vecchi floppy; non mancheranno concerti jazz e neppure un dibattito sul controverso tema del download musicale; robot lotteranno a colpi di sumo, gli spiriti di Gutenberg e Marconi, Galilei e Lincoln si interrogheranno su un quesito impossibile (“Cosa avrei fatto se avessi avuto Internet?”); 200 relatori, 4 concerti, 12 location e una città intera che dal 4 al 7 ottobre vivrà di Internet, anche perché fu proprio qui che nel 1986 partì la prima connessione alla Rete: questo, e molto altro, è Internet Festival di Pisa (www.internetfestival.it), promosso da Regione Toscana, Comune e Provincia di Pisa, Cnr e Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna e Scuola Normale Superiore, Registro.it e associazione Festival della Scienza. Quattro giorni di incontri ed eventi dedicati al futuro della Rete.

“Un contributo importante che la Toscana dà per la creazione dell’agenda digitale italiana”, sottolinea Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana, precisando che per realizzarla servono investimenti in infrastrutture e progetti: “siamo lieti – commenta – che il governo si voglia muovere in questo senso: per la banda larga come Regione abbiamo messo a disposizione 16 milioni di euro per il 2012 e altrettanti per il prossimo anno”. Sottolineato che, oltre alle infrastrutture, c’è bisogno di diffondere la cultura digitale (“Basti pensare che oggi in Toscana, una regione che ha una cultura del web superiore alla media italiana, il 40% dei cittadini senza accesso Internet dice di non possederlo per ‘mancanza di capacità’ e ben il 28% perché non lo giudica utile”), Stella Targetti conferma che Internet Festival “può essere una grande occasione anche per avvicinarsi e entrare nel mondo 2.0”.

Nelle tre aree tematiche (Internet for Citizens, Internet for Makers, Internet for Tellers) decine di relatori si confronteranno su democrazia digitale e nuove forme di rappresentanza politica mediate dalla Rete, su imprese ed economia secondo i nuovi paradigmi introdotti dalla Rete, sulla Rete come veicolo di espressione e opinione). Non mancheranno “interviste impossibili” (con Galileo Galilei, Guglielmo Marconi, Johann Gutemberg, Abramo Lincoln), nonché worhshop e seminari per esperti, ma anche un test (“Come funziona Internet”) in cui potranno cimentarsi relatori e volontari del Festival. Ciascun incontro sarà trattato secondo format orientati alla partecipazione: oltre alla platea dei presenti sarà inevitabile il coinvolgimento della platea virtuale. Annunciati nomi importanti (il Festival è diretto da Edoardo Fleischner, con il coordinamento di Fondazione Sistema Toscana): testimoni spesso d’eccezione nel mondo della comunicazione e della Rete, della politica e del giornalismo, del teatro e dello spettacolo, dell’economia e delle scienze.

Pochi giorni fa è partito un concorso letterario su Facebook: chiunque vorrà potrà completare (ma stando dentro le 600 battute) l’incipit di un racconto; Twitter ospiterà aste on-line; Youtube propone già video quiz e video interattivi attraverso cui si imparano i segreti del web divertendosi; è pure in lavorazione una app per chi visiterà il festival in una città dove, ultimo ma non ultimo, più di mezzo secolo fa nacque il primo calcolatore e dove viene tutt’oggi gestito il registro con tutti i domini dal suffisso .it (il primo fu registrato un quarto di secolo fa e adesso siamo a quota 2,5 milioni). Una città che detiene il record mondiale di trasmissioni dati via internet (1.200 Gigabit al secondo, pari a oltre un Terabit). Come dire che ogni giorno, dalla città di Galileo, vengono scambiati qualcosa come 100 milioni di miliardi di bit: un “uno” seguito da 17 “zeri”.

Comunicato stampa di Mauro Banchini, Toscana Notizie