Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Network Sonoro non è solo la somma di tante realtà diverse, Music Pool, Musicus Concentus e Tempo reale, ma è un concentrato di esperienza e di energia. Tante realtà diverse, ma unite da un solo fine: diffondere in ogni sua forma la cultura musicale, ma anche l’arte contemporanea, le arti visive, il teatro e la danza, insomma la cultura tout court”.

Così l’assessore regionale Cristina Scaletti ha presentato, insieme ai presidenti delle tre associazioni Gianni Pini (Music Pool), Fernando Fanutti (Musicus Concentus) e Maurizio Frittelli (Tempo Reale), la settima edizione di Network sonoro, con il suo calendario fitto di appuntamenti, da fine gennaio a maggio, disseminati in tutto il territorio regionale e che incrociano jazz e nuovi ambiti della musica elettronica, nuove forme della canzone e produzioni che rielaborano sonorità della tradizione popolare, con concerti di artisti affermati e nuovi talenti, italiani e stranieri.

“Un progetto regionale – ha proseguito Scaletti – che in questi anni è diventato un’esperienza matura, in grado di garantire una programmazione di alto livello con una gestione ottimale delle risorse. E di raggiungere – grazie alla sua organizzazione capillare, che conta sulla partecipazione di un numero crescente di Comuni, Province, associazioni e altri festival – sia i piccoli centri che le grandi città. Questo ci aiuta ad assolvere a quello che è un nostro dovere: rendere la cultura, che è un diritto, fruibile a tutti”. E con un’attenzione particolare ai giovani e alla loro creatività. Di Network sonoro fa parte infatti dallo scorso anno anche il progetto Giovanisì Live che inserisce in cartellone l’incontro con una generazione di musicisti che raccolgono consensi tra il pubblico più giovane.

“Basta scorrere le voci del denso programma – conclude l’assessore alla cultura – per verificare la sintonia tra struttura e finalità di Network Sonoro e le strategie della Regione Toscana sul versante cultura: e cioè creare momenti di aggregazione per perseguire obiettivi di produzione, diffusione e fruizione culturale. Perché la cultura, in tutte le sue espressioni, oltre a costituire un presidio importante, è uno dei fattori, spesso sottovalutati di crescita anche economica. Ecco perché continuiamo a sostenere con convinzione il progetto Network sonoro, sicuri che solo migliorando l’offerta culturale avremo cittadini migliori e una regione a misura di giovani”.

Collegati al sito di Network sonoro

 

Comunicato stampa di Lorenza Pampaloni, Toscana Notizie