Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

Anche la riduzione dell’Irap e l’utilizzo della leva fiscale potrebbero essere essere utilizzati dalla Regione per sostenere l’imprenditorialità femminile e favorire la crescita di nuove imprese nella fase di avvio. Lo ha annunciato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto oggi al convegno interregionale promosso da Cna Toscana sul tema dell’imprenditoria femminile.

“Nella proposta di legge sulla competitività che stiamo per portare in giunta – ha detto l’assessore – c’è anche la previsione della possibilità di utilizzo della leva fiscale per sostenere le nuove imprese virtuose. Una possibilità che potrebbe essere estesa anche alle aziende, di nuova costituzione e create da donne”.
Si tratta, ha spiegato l’assessore Simoncini, di “temi cruciali per lo sviluppo, perchè senza aumentare l’apporto delle donne alla vita economica e produttiva non potranno esserci né crescita né fuoruscita dalla crisi. E’ per questo che la Regione ha varato la nuova legge regionale per l’imprenditoria giovanile e femminile, presto operativa grazie al bando che uscirà nelle prossime setttimane. E’ una legge che modifica la vecchia norma sull’imprenditoria giovanile, estendendone i benefici anche alle donne, per le quali non esiste alcun limite di età e ai lavoratori in cassa integrazione o mobilità. Prevede un ventaglio di incentivi che vanno non più contributi in conto capitale, ma nuove tipologie, fra loro cumulabili. Si tratta di contributi per l’abbattimento di interessi sui finanziamenti e prestazione di garanzie, l’ingresso nel capitale di rischio per le imprese innovative.

La legge per l’imprenditoria giovanile, femminile e per i lavoratori in cassa integrazione o mobilità , colma un vuoto lasciato dalla fine dei fondi nazionali con l’esaurimento della legge 215, ma è solo l’ultimo atto di una serie di interventi, alcuni dei quali mirati sulle donne, altri contenuti in quelli ordinari a favore delle piccole e medie imprese che presentano però corsie preferenziali o agevolazioni supplementari a favore delle imprese e dell’occupazione in rosa. Il tema è all’ordine del giorno dell’agenda regionale ormai da tempo.

Fra le iniziative citate, il patto per l’occupazione femminile siglato nel 2008, il primo che ha coinvolto istituzioni e parti sociali, promuovendo una sinergia inedita fra risorse pubbliche e private attorni ai temi della crescita dell’economia in rosa. Accanto a queste gli accordi con il sistema bancario per facilitare l’accesso al credito, che resta uno degli scogli più difficili per le piccole imprese e, in particolare, quelle di donne, ma anche lo strumento del microcredito, i fondi per l’occupazione delle donne over 35, gli strumenti di conciliazione come i voucher, la carta formativa per riqualificare che ha perduto il lavoro, oltre a tutti gli strumenti a sostegno delle piccole e medie imprese che la Regione si appresta a rifinanziare.

Comunicato stampa Toscana Notizie, di Barbara Cremoncini