Il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani

“Un’iniziativa della Regione Toscana per i giovani ricercatori che vogliono confrontarsi con la ricerca sui temi della scienze della vita e delle tecnologie informatiche E insieme una occasione per mettere a sistema tutte le competenze di cui disponiamo, sia in ambito regionale che a un livello più ampio, e per prepararci alla costruzione di reti di ricerca che possano partecipare a bandi europei per la ricerca e l’innovazione che hanno proprio nei settori di scienze della vita e tecnologie informatiche due filoni privilegiati”.

Così la vicepresidente Stella Targetti ha presentato, nell’ambito della Conferenza regionale sulla ricerca a Palazzo Strozzi Sacrati, la prima edizione del Summer session programme che prenderà il via il 29 agosto per la durata di due settimane. La scuola estiva si rivolge a 60 laureati ed esperti nei settori “Life sciences” e “Ict” abbinate a “Policy&Law” e “Business&Management”. La selezione avverrà in base al curriculum, dando spazio ai giovani (il 40% dei partecipanti sarà scelto tra ricercatori di età inferiore ai 35 anni). Il luogo di svolgimento del corso, con tutti i costi a carico della Regione, è il casale della Sterpaia dentro il Parco regionale di San Rossore-Migliarino-Massaciuccoli. La scadenza per la presentazione delle domande all’indirizzo e-mail areadicoordinamentoricerca@regione.toscana.it è stata prorogata al 10 agosto.

“Il programma, interdisciplinare, interregionale e interculturale – ha aggiunto – vuole rappresentare una rete operativa tra scienza e industria per promuovere applicazioni definite più dalla domanda che dall’offerta facendo convergere i linguaggi distinti della tecnologia, del business e della politica. Un’impostazione che agevola la cooperazione internazionale e favorisce l’interazione tra i partecipanti mettendo a confronto punti di vista diversi sulle prospettive dell’utilizzo delle tecnologie informatiche per la medicina”.

Durante le due settimane della scuola estiva verrà simulata la redazione di uno studio di fattibilità per un progetto informatico di scienze della vita, e saranno delineate tutte le possibili applicazioni, attraverso lo sviluppo di futuri progetti di ricerca e di innovazione, a casi e problematiche concrete, definendo le attività scientifiche, tecnologiche, organizzative, normative, finanziarie e commerciali che producono innovazione. Verranno in sostanza affrontati tutti gli aspetti implicati dal progetto, con una visione a 360 gradi del problema e con l’affiancamento di esperti nazionali e internazionali sulle tematiche di riferimento. Questo contribuirà a centrare uno degli obiettivi principali del corso che è di far sperimentare ai partecipanti i processi decisionali di alto livello all’interno di un ambiente multiculturale, favorendo l’interazione degli approcci.

“Sul confronto permanente tra centri di ricerca, parti sociali e Regione toscana – ha detto la vicepresidente Targetti ai partecipanti alla conferenza – vogliamo costruire le nostre politiche per la ricerca e l’innovazione. E’ stato di recente approvato dal Consiglio regionale l’atto di indirizzo che ha definito gli obiettivi e abbiamo creato gli strumenti che ci consentono di coordinarci e creare sinergie tra tutti gli attori del settore, dai bandi per i poli di innovazione alla tecnorete, dalla rete di incubatori all’ “antenna di Bruxelles”, settore avanzato del sistema regionale per potenziare la sua presenza in Europa. Ora si tratta di lavorare e fare squadra per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti e che puntano sostanzialmente a fare dell’innovazione e della sua applicabilità la leva per la competitività del sistema toscano”.

Alla conferenza regionale è intervenuto anche l’assessore allo sviluppo economico Gianfranco Simoncini che ha parlato delle strategie regionali per il trasferimento tecnologico, “oggi uno dei temi fondamentali – ha detto l’assessore – su cui giocare il rilancio dello sviluppo. Quindi determinare un rapporto forte tra imprese e strutture della ricerca è cruciale se vogliamo reggere sul terreno della qualità”.

“La Toscana – ha aggiunto Simoncini – ha iniziato da tempo questo percorso. Nella precedente legislatura abbiamo puntato sulla creazione di strutture e di centri di competenza. Ciò su cui lavoriamo oggi è il rafforzamento e la convergenza degli interventi. Saranno a breve presentati i risultati del bando per i poli di innovazione, 12 strutture che mettono insieme centri di ricerca, centri di competenza e imprese per promuovere innovazione rispetto alle filiere principali dello sviluppo regionale”.

Comunicato stampa Toscana Notizie, di Lorenza Pampaloni

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